Polemica scrutatori, il Pd: “Abbiamo solo rispettato la legge”

di Redazione

SANT’ARPINO. “Demagogia, disinformazione ed irresponsabilità”. Così è intitolato il volantino con cui il Pd difende la maggioranza Savoia dagli attacchi dell’opposizione sulla questione della nomina degli scrutatori.

“Ancora una volta – si legge nel volantino – assistiamo all’assoluta incapacità di coloro che si candidano a governare il Paese. Per la scelta degli scrutatori, l’amministrazione ha applicato e rispettato la legge. Loro sono scappati di fronte all’assunzione di una responsabilità, che avrebbe garantitoi diritti della minoranza così come previsto dalla legge nominando ben 13 scrutatori. Forse perché avevano fatto promesse a più di 13 giovani? Quindi promesse che non erano in grado di mantenere? Infatti, invece di scappare, se avessero votato così come richiede la legge, avrebbero dato spazio a 13 giovani, adesso delusi! E, quindi, quelli dell’ammucchiata si rifugiano nella demagogia del sorteggio. E’ questo il metodo che propongono per amministrare Sant’Arpino? Quello della ‘riffa’? Cioè metteranno a sorteggio incarichi, assunzioni, scelte sul territorio e quant’altro? E quell’ unico criterio che dovrebbe guidare gli amministratori, cioè quello dell’assunzione di responsabilità, garantendo professionalità, legalità e trasparenza, lo mandiamo in soffitta? E, poi, i ‘nostri’ dovrebbero sapere che l’elenco comprende oltre mille iscritti, tra giovani, meno giovani, professionisti, lavoratori, disoccupati, studenti e con presenze di più persone dello stesso nucleo familiare. Il sorteggio è una comoda fuga dalle responsabilità. Noi abbiamo fatto una scelta di responsabilità, così come si fa in ogni amministrazione pubblica seria e nelle aziende serie che certamente non assumono per sorteggio. Ai giovani, tutti i giovani di Sant’Arpino e non solo, vogliamo dire con assoluta franchezza di aprire per tempo gli occhi, perché governare non è un gioco, né, quando si ha paura di fare scelte si può affidare, la soluzione alla tombola con tutti i rischi conseguenti. La prima etica nel governare è quella della responsabilità nel rispetto della legge: è quello che abbiamo fatto nel passato, adesso e faremo sempre”.

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