Del Prete: “L”Udeur ha ostacolato D”Ambrosio”

di Redazione

Il sindaco Salvatore Del PreteORTA DI ATELLA. Non accennano a diminuire le fibrillazioni all’interno della maggioranza dell’amministrazione di Orta di Atella. Ad intervenire questa volta è il sindaco Salvatore Del Prete.

“Nella migliore tradizione di chi non ha argomenti, l’unica strada percorribile per certe persone resta quella dell’insulto gratuito e del sarcasmo. Tutto già visto, tutto già sentito. Che peccato, però, che siano i fatti e non le chiacchiere a rendere giustizia alla verità”. Il riferimento del sindaco è alla nota dell’altro ieri dell’Udeur nella quale si afferma che gli assessori Mozzillo, Del Prete, Patricelli, Minichino, Pisano, erano stati lasciati “liberi” di decidere in merito all’attività amministrativa: “Ci spieghino – dice Del Prete – il loro concetto di libertà quando lo stesso segretario Santillo, su mandato del partito chiedeva a due assessori (Patricelli e Pisano) di votare lo schema di bilancio e agli altri tre (Mozzillo, Minichino, Del Prete) di non votare lo schema di bilancio”. Per quanto riguarda il dimissionario assessore D’Ambrosio, cui il partito avrebbe espresso pieno sostegno e solidarietà, “basta leggere le motivazioni delle sue dimissioni, ove afferma di non aver trovato condivisione da parte dei partiti di maggioranza sulla proposta di bilancio”. “Siccome – continua il sindaco – è certo che né Idv, né Pdci, né Sdi hanno in alcun modo ostacolato l’operato dell’assessore e restando solamente l’Udeur come quarto partito di maggioranza, la domanda da un milione di euro che facciamo a noi stessi, agli altri partiti ed alla cittadinanza è: chi mai sarà stato quel partito che ha ostacolato l’operato dell’assessore D’Ambrosio?”. Per quanto riguarda, invece, il tempo richiesto che il sindaco non avrebbe concesso al partito azzerando la giunta in consiglio comunale, Del Prete ricorda che l’allora dimissionario Migliaccio fu sostituito nel volgere di pochi secondi: “Anche allora si riunì il partito per le ‘opportune valutazioni’? E quando si dimise l’assessore Roseto? Quale ampio dibattito mise in piedi il partito di maggioranza relativa?”. Il sindaco ritiene che la sua amministrazione si sia fatta “carico di responsabilità appartenute a due generazioni politiche e affrontare, consapevolmente, con i ‘pochi intimi’ la contestazione di una cittadinanza penalizzata da tasse elevate da mancanza d’acqua e di elettricità in alcune zone “residenziali. Quanto ai ‘bla bla bla’ circa i danni alla popolazione che questa amministrazione avrebbe arrecato, vorremmo proprio sapere quali essi siano”.

dal Corriere di Caserta, domenica 16.03.08

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