Ora anche l”assegno di “reinserimento sociale” per i politici

di Redazione

Clemente MastellaNessuno li crede più tranne quei facinorosi simpatizzanti che corrono ancora dietro alle lusinghe dei loro leader. La casta è sempre la casta, non finisce mai di stupire.

Clemente Mastella prenderà un assegno da 307,328 mila euro, chiamato più precisamente “assegno di reinserimento nella vita sociale”. L’ex ministro della Giustizia non è l’unico a beneficiare di questo privilegio, ci sono nella lista dei “poveretti” che non avranno più la poltrona al palazzo: Armando Cossutta con 345,744, Alfredo Biondi 279,792, Luciano Violante 271,498, Vincenzo Visco 234,050, Sergio Mattarella 234,050, Willer Bordon 201,684. In pratica, questi parlamentari, come scrive Famiglia Cristiana nell’editoriale del prossimo numero (intitolato “Paese da terzo mondo con tasse scandinave”) per farli “reinserire in società” costeranno ai poveri contribuenti qualcosa come 5 milioni di euro per i soli non candidati di Palazzo Madama, e 7 milioni di euro per Montecitorio. A questi, se aggiungiamo i “trombati” delle elezioni del 13 e 14 aprile 2008, si arriverà alla bella somma di 30 milioni di euro. Vorrei capire come si fa a credere ancora nella classe politica italiana quando questa spende fior di milioni di euro per mantenere in vita i propri privilegi, ed oggi in campagna elettorale vogliono far credere di essere ognuno il “buon samaritano”. È impossibile credere a chi sta decantando un mare di promesse, quando poi i primi a non rinunciare ad immensi privilegi sono proprio i politici. Al povero pinocchio si allungava il naso, a questi signori il naso rimane sempre a misura naturale? Di fantomatiche promesse ne hanno fatte tantissime in mezzo secolo di storia repubblicana, eppure il popolo italiano continua a stare malissimo. A farne le spese sono i cittadini che ancora una volta vengono illusi con storielle costruite a tavolino, per continuare a recitare nel pietoso spettacolo della politica italiana. È chiaro che lo spettacolo lo gestiscono loro e possono cambiare come vogliono la sceneggiatura. Cari candidati premier, siete i primi ad avere il dovere di dare il buon esempio, perché la vostra pessima abitudine è quella di chiedere agli altri di fare sacrifici, quando voi non conoscete nemmeno il significato della parola “sacrificio”. Il potere è dalla vostra parte, non appena occorre vi fate una legge ad hoc che continui a tutelare la casta. Un pensionato con 500 euro mensili percepisce il suo stato di difficoltà, quello che guadagna è il risultato di tanti anni di sacrifici, fatti in un Paese che gli ha soltanto chiesto tasse e in cambio non gli ha saputo restituire servizi adeguati. Parliamo dei pensionati italiani, quelli che dopo 35 anni di duro lavoro vivono con una miseria. Se guardiamo, invece, alle pensioni dei parlamentari, si confermano i privilegi della castissima politica italiana. Veltroni a soli 52 anni prende una pensione di 5.200. euro al mese. Altri “casti” del parlamento prendono o percepiranno in futuro pensioni d’oro dopo sole due legislature. Attualmente non si può dire che ci sia qualcuno migliore dell’altro, ai privilegi della casta accedono tutti, e senza distinzione di colore politico tutti continuano a beneficiare, senza controllo, dei soldi dei cittadini italiani. L’unico interesse della casta è tutelare gli interessi propri e di tutti coloro che gli girano intorno. Costruendo qualsiasi artifizio per collocare amici, parenti e simpatizzanti in tanti strumenti mangiasoldi costruiti a misura secondo le loro regole. Tanto i cittadini si lasceranno ancora una volta incantare dallo spettacolo elettorale, senza capire che si continua a mancare di rispetto al popolo italiano.

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