Narcotizzò e violentò 5 pazienti: medico condannato a 4 anni

di Antonio Taglialatela

La Corte di CassazioneROMA. Demetrio Altobelli, il medico di Rieti accusato di aver anestetizzato e stuprato cinque pazienti durante delle visite a casa, è stato condannato dalla Cassazione, in via definitiva, a quattro anni di reclusione.

Durante l’udienza, a cui hanno assistito due delle vittime e molte esponenti dell’associazionismo femminista (tra cui “Assemblea romana delle lesbiche e femministe” e “Unione Donne Italiane”), la Suprema Corte ha rigettato il ricorso presentato dai legali del medico. 39 anni, medico anestesista, Altobelli era stato condannato nel gennaio 2005, poi aveva presentato ricorso. Oggi, oltre alla pena definitiva, dovrà risarcire le spese processuali e quelle sostenute dalle parti offese. Sappiamo che il medico che ci ha violentate ancora lavora e quindi può ancora abusare di altre donne: lo abbiamo denunciato e ci aspettiamo giustizia proprio per evitare che altre donne subiscano quel che è toccato a noi che, per altro, abbiamo pure perso il lavoro”, hanno raccontato le due donne violentate all’anestesista e presenti in aula. “Per ogni donna offesa siamo tutte parte lesa” lo storico slogan femminista che campeggiava davanti al Palazzaccio.

Altobelli era stato arrestato nel maggio 2003, su ordine della procura di Rieti, con l’accusa di aver abusato di alcune pazienti, prima narcotizzate e successivamente fotografate nude. L’inchiesta scattò a seguito della denuncia del tecnico di laboratorio fotografico romano dove Altobelli, secondo l’accusa, aveva portato a sviluppare le fotografie. Le foto vennero nel corso di una perquisizione nella sua stanza nell’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti, dove in quel periodo il medico prestava servizio, e dentro la sua abitazione capitolina.

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