“Mai rinnegato il Fascismo”, polemica su Ciarrapico

di Antonio Taglialatela

Giuseppe Ciarrapico ROMA. E’ polemica sulla candidatura di Giuseppe Ciarrapico nel Pdl. L’imprenditore, in un’intervista a Repubblica, ha detto di non aver “mai rinnegato il Fascismo”, non nascondendo le sue simpatie per Mussolini.

L’ex presidente delle Terme di Fiuggi e della Roma Calcio, oggi editore, ha detto: “Il fascismo mi ha dato sofferenze e gioie. Mai rinnegato, mai confuso, mai intorpidita la mente da pensieri sconclusionati e antistorici”, ha detto. Ed a proposito delle foto del Duce che campeggiano in alcune redazione di giornali da lui editi, commenta: “E’ bellissimo, c’è ovunque”.

Reazioni dure quelle scatenatesi non solo tra gli avversari del Pd, ma anche all’interno dello stesso Popolo della Libertà. Gianfranco Fini ha quasi scaricato la scelta su Forza Italia (“Se fosse dipeso da noi…”) e chiarito: “Ho già detto quello che dovevo dire a suo tempo”, riferendosi alla sua definizione di “male assoluto” riguardo al fascismo. La candidata del Pdl e scrittrice Fiamma Nierenstein si dichiara “non compatibile con nessuno che non dica di rinnegare il fascismo”.

Dal Partito democratico, il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, candidato nel Lazio, si chiede: “Visto che Ciarrapico non rinnega il fascismo, il Cavaliere rinnegherà la candidatura di Ciarrapico? Un partito che si richiama alla parola libertà non può portare in Senato un convinto sostenitore della dittatura fascista”. Victor Magiar, scrittore ed esponente delle comunità ebraiche italiane, dice: “E’ la scoperta dell’acqua calda: i fascisti ci sono ancora e trovano ospitalità lì dove non dovrebbero trovarla”. Vincenzo Cerami, scrittore e responsabile cultura del Pd ricorda: “Non va dimenticato che Ciarrapico, oltre a stare scrivendo la biografia di Starace, come lui stesso rivendica nell’intervista, ha pubblicato anni fa come editore l’opera omnia di Mussolini. Questa è la cultura del Popolo della Libertà”. L’ultimo colpo arriva dal vicesegretario del Pd, Dario Franceschini: “Berlusconi ha riempito le sue liste di ogni cosa: prima Fini, la Mussolini e poi Ciarrapico, che si è detto orgoglioso di essere fascista. Penso che i moderati e le persone per bene faranno fatica ad accettare questo spostamento a destra irreversibile e inarrestabile da parte del Pdl”.

Ma la replica di Ciarrapico non si fa attendere: “Di queste polemiche non me ne frega niente, la mia candidatura non è in dubbio, è stata depositata ieri. Io vado avanti”. E aggiunge: “Ho ricevuto moltissime telefonate di amore e solidarietà, anche da molti esponenti di Alleanza nazionale. Nessuno mi vuole cacciare, lasciamo quindi che facciano i soliti bla bla bla dall’altra parte”. L’editore spiega che “il testo dell’intervista non corrisponde al mio pensiero. Il fascismo appartiene al nostro passato e il giudizio su questo periodo drammatico della nostra storia è bene che sia lasciato agli storici. Per quanto mi riguarda non ho mai nascosto la mia giovanile adesione ad esso, al pari di tanti illustri italiani, ma al tempo stesso ho sempre espresso la mia netta riprovazione e condanna, qualunque sia stata, per la perdita della democrazia e ancora di più per le discriminazioni razziali. Io e la mia famiglia ci siamo sempre onorati di aver assistito nella latitanza nel 144 una delle più importanti famiglie israelite di Roma”.

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