Elezioni, parte da Caserta la lotta per la “preferenza”

di Redazione

Domenico Zinzi CASERTA. Preferenza: questo è il fulcro di interesse dell’Udc. Il teatro comunale di Caserta si trasforma nella piazza mediatica per lanciare la proposta della petizione popolare per presentare un emendamento al referendum sulla legge elettorale.

L’onorevole Domenico Zinzi ha scelto la sua provincia non tanto per proporre slogan elettorali quanto per avviare una lotta che dovrà essere combattuta subito dopo le elezioni. Una raccolta firme sarà effettuata tra tutti i cittadini del casertano domenica prossima. La richiesta del popolo è quella di ritornare a “scegliere” i propri candidati. Ogni cittadino dovrà scrivere sulla scheda elettorale il nome della persona che vuole lo rappresenti e non vedere imposto dai salotti romani o, come li definisce il patriarca De Mita, dagli “ingegneri di Roma”, i “già eletti” che mai sono stati “candidati”. Persone, politici che non pensano ad arrivare per cominciare a lavorare per il bene del Paese e per portare nei palazzi le esigenze del quotidiano vissuto dei cittadini, ma si trovano in vetta per volere dei “capi” e per soddisfare un bisogno solo virtuale non nato dal contatto sociale con quel Paese che devono conoscere. Persone, politici, cioè, che non conoscono il territorio e che da quel territorio non sono conosciuti. “La nomina toglie il gusto ai candidati di collegarsi alla realtà”, con queste parole De Mita chiarisce i motivi che spingono il suo partito e lui in prima persona a dare man forte alla richiesta dell’Udc e di Zinzi di ritornare alla preferenza. Un ritorno che, come ricordato da Zinzi, è stato chiesto anche dal Vescovo di Caserta, Raffaele Nogaro, durante l’omelia di Pasqua. Ancora una volta, l’altare diventa il palcoscenico dal quale il sacerdote, non in veste di Cristo, ma di uomo tra gli uomini, si fa portavoce di un’esigenza che costantemente gli viene posta e proposta dai fedeli-cittadini.

Domenico Zinzi – “La Preferenza”

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