Pit area giuglianese, pieno sostegno dalle istituzioni

di Redazione

Cozzolino parla del progetto alla stampaVILLARICCA (Napoli). Toni asciutti e interventi concreti sono stati gli ingredienti salienti della conferenza di presentazione del progetto di marketing territoriale dell’Agenzia Liternum Sviluppo che si è tenuta sabato a Villaricca.

L’incontro con la stampa e gli imprenditori dei Comuni rientranti nel Pit Area Giuglianese, si è infatti concluso con la visibile soddisfazione sia da parte degli organizzatori che dei numerosi convenuti, soprattutto gli imprenditori appartenenti al settore tessile, dell’arredamento e del settore conciario e calzaturiero. Nelle prime file, erano presenti molti big dell’imprenditoria locale come il creatore di moda Germano Reale, il titolare della Poziello legnami, della Duè e tanti altri, accanto ai sindaci dei Comuni di Mugnano, Marano e Calvizzano. Unico assente il sindaco di Giugliano.

Ad aprire la conferenza, moderata dal giornalista Espedito Pistone, è stato il sindaco del comune ospitante, Raffaele Topo che ha introdotto il tema della cooperazione tra le istituzioni, mentre gli obiettivi dell’Agenzia Liternum sono stati illustrati in dettaglio dal presidente Enzo Napolano, dal coordinatore del progetto di marketing territoriale Tommaso Di Nardo, e dal responsabile Direzione Politiche Comunitarie della Provincia di Napoli Claudio Pomella. Le notizie più ghiotte, oltre all’attuazione del piano di marketing, primo intervento territoriale dell’Agenzia, che prevede, tra l’altro, la creazione del marchio unico “Nordinapoli” e la creazione di un portale web con repertorio autoreferenziato delle imprese, riguardano la creazione di un “Punto Impresa” presso tutti i Comuni, iniziative a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese, la realizzazione di un piano strategico di sviluppo dell’Area Giuglianese.

il tavolo dei relatoriIl presidente della Provincia di Napoli Dino Di Palma ha quindi sostenuto con forza l’iniziativa spiegando che “l’area giuglianese sarà nei prossimi anni il punto di riferimento per lo sviluppo territoriale dell’area metropolitana di Napoli. Per questo motivo, le attività e le risorse già esistenti vanno potenziate e messe in condizione di non arrivare impreparati a questo importante appuntamento”.

Sulla stessa falsariga anche il presidente dell’Unione degli Industriali di Napoli, Gianni Lettieri che, dopo aver confermato il pieno sostegno all’iniziativa, ha ribadito come “questo progetto può consentire un salto di qualità. In questo territorio sono in cantiere importanti progetti d’ordine industriale ed ambientale. Bisogna superare le problematiche legate ai rifiuti, dare slancio alle attività esistenti e consentire la nascita di nuove opportunità economiche anche attirando gli investitori che da anni guardano con interesse a questa area”.

A concludere la conferenza è stato l’assessore regionale alle Attività Produttive Andrea Cozzolino, con un intervento energico e realistico. “L’Agenzia di sviluppo è un’occasione concreta di integrazione economica e sociale dei Comuni del territorio. Ma non bisogna dimenticare gli obiettivi che sono a carico delle istituzioni, soprattutto quelle locali, e dai quali non si può più prescindere. Innanzitutto la rete urbana è insufficiente, e su questo fronte la Regione Campania sta già intervenendo per la sua parte; nel corso di questi anni, nella zona Giuglianese, si è fatta inoltre della cattiva edilizia ed oggi è necessario abbattere e ricostruire riducendo la volumetria urbanistica”. L’analisi dell’assessore regionale passa quindi ai punti di forza territoriali. “Circa il 50 % della popolazione”, ha ricordato Cozzolino, “ha meno di 30 anni, è questa una risorsa importante a cui è necessario dare risposte in tempi brevi con decisioni opportune come la creazione di Città dello Sport, dell’Università e tanto altro. Per far questo, c’è bisogno di progetti adeguati e di alto livello, e per questo è necessario rivolgersi all’esterno della area, se necessario della regione, per elaborazioni adeguate. Le imprese”, ha quindi concluso Andrea Cozzolino, “sono troppo piccole ed hanno bisogno di essere sostenute sui mercati nazionali ed internazionali. Bisogna lavorare tutti insieme per immettere nelle imprese e nel processo produttivo: ricerca, innovazione e formazione. Infine, bisogna ripensare le Aree industriali e per questo rapidamente presenterò un progetto di riforma che punta a chiudere le Asi, affidando i loro compiti ad agenzie pubbliche”.

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