Mariniello sfida il Pd: lotta al racket dopo le elezioni

di Redazione

Gianmario MarinielloAVERSA. “Le reazioni del Pd alle mie dichiarazioni significano che ho colto nel segno. La reazione stizzita del Pd, che tira in ballo l’avviso di garanzia all’onorevole Landolfi – cosa di cui non sono a conoscenza – è il sintomo di bieco giustizialismo e di ignoranza delle norme”.

Lo afferma il consigliere comunale di An e dirigente nazionale di Azione Giovani, Gianmario Mariniello. “L’avviso di garanzia – continua – è, appunto, un atto di garanzia, a tutela dell’indagato. Quanto all’onorevole Lumia, ricordo loro che in un primo momento era stato fatto fuori da Veltroni, salvo poi rientrare grazie al ritiro di una candidatura di uno stimato professionista milanese – Ignazio Marino – paracadutato in Sicilia. Ma dalla sfilza di nomi che loro presentano come esempio della loro battaglia antiracket, non ne emerge uno solo candidato in Campania, mentre il Popolo della Libertà ha candidato, proprio in Campania, Raffaele Lauro, già Commissario per il Coordinamento delle Iniziative Antiracket e Antiusura, nonché Presidente del Comitato di solidiarietà per le vittime dell’estorsione e dell’usura. Ripeto, la mia sfida al Pd ed alla giovane Picierno resta. La sfido a girare insieme a me gli esercizi commerciali e le imprese dell’Agro aversano per veicolare il messaggio antiracket. E’ una sfida che parte il giorno dopo le elezioni, per capire quanto la capolista del Pd tiene davvero al territorio. Infine – conclude Mariniello – ai giovani del Pd chiedo: con quale faccia girate tra la gente a chiedere il voto per il partito di Bassolino? Vi faccio i complimenti per il coraggio”.

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