Prc su privatizzazione servizi e tasse

di Redazione

PrcORTA DI ATELLA. Il forte aumento della disoccupazione, della pressione fiscale e tributaria, del costo della vita, sta progressivamente spingendo migliaia di famiglie verso uno stato di povertà tale da non garantire nemmeno l’acquisto di beni di prima necessità.

A questo si aggiungono le tasse comunali che incidono profondamente sul bilancio familiare dei cittadini in particolare nel nostro Comune. Rifondazione Comunista ritiene sia compito delle forze politiche far ridiscutere dell’intera materia tributi, delle privatizzazioni dei servizi e dell’applicazione dei regolamenti, in particolare tarsu, acqua, irpef ecc. Tra questi, il regolamento tarsu approvato dal consiglio comunale del 4.5.07 che non garantisce una equità di spesa dovuta dai cittadini rispetto al servizio reso e non può essere applicato ai ruoli 2003, 2004, 2005 e 2006 per i seguenti motivi: la giunta comunale con delibera n. 50 del 25.03. 2003 approvava gli aumenti dei ruoli tarsu (risultata poi la tariffa più cara d’Italia) aumentando fino ad euro 4,20 per mq il tributo da pagare;
nello stesso anno e cioè dal 28.01.2003 la giunta comunale affidava la riscossione tributi ad un ente privato e precisamente alla società Teleservizi sino al 31.12.05 . Di proroga in proroga la Teleservizi rimane l’ente privato della riscossione sino alla stipula di una nuova convenzione approvata con delibera di giunta comunale n. 56 del 26.03.07 sino al 2010;
la Teleservizi come ente privato per la riscossione invia attraverso avvisi di pagamento i ruoli 2003 e 2004 a novembre 2006 ben oltre la scadenza dei termini previsti per legge.
Con delibera di consiglio comunale n. 11 del 04.05.07 la maggioranza modificava il regolamento Tarsu limitatamente agli art. 10bis, 15, 16, e 25 e approvava uno schema di condono in cui, i cittadini potevano usufruirne solo se pagavano il 100% degli importi gia ricevuti; pena, verifiche ed accertamenti.
Gli accertamenti sono arrivati in modo indiscriminato con bollette pazze in cui si pretende che vengono pagati spazi non abitabili, mansarde e rimesse secondo un’applicazione del vecchio regolamento difforme alle leggi Nazionali.
La Teleservizi e il comune di Orta di Atella applicano il vecchio regolamento per far pagare aree scoperte, pertinenze e accessori e il nuovo regolamento per l’applicazione degli art. 10bis, 15, 16 e 25. per rimettere in gioco i ruoli 2003-04. già decaduti.
Tale confusione impone una verifica dell’applicazione dei regolamenti tarsu e ici e su tutta la materia inerente i tributi rimettendo in discussione tutti gli affidamenti ai privati in quanto essi non portano alcun beneficio di spesa, ne per i cittadini ne per il comune. ”

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