Veltroni: “Il Pd risale a velocità impressionante”

di Antonio Taglialatela

Veltroni scende dal pullman del PdPESCARA. E’ partito da Pescara il pullman verde del Partito Democratico. La prima di 110 tappe, i primi di 12mila chilometri che verranno percorsi per tutta la campagna elettorale, fino all’11 aprile.

A bordo c’era il candidato premier Walter Veltroni, accolto da circa 10mila persone nella piazza principale della città abruzzese, Piazza Salotto, sulle note della canzone di Jovanotti “Mi fido di te”. “Ho voluto cominciare qua per ragioni scaramantiche, ogni volta che sono venuto qui ha portato bene”, ha detto Veltroni in apertura del comizio, con accanto il sindaco Luciano D’Alfonso e il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, oggetto degli unici fischi della mattinata e contestato per la costruzione di un impianto petrolchimico. “C’è qualcosa che viene prima di tutto il resto ed è l’interesse della nazione”, continua Veltroni, sottolineando i dati dei sondaggi e il recupero di due punti rispetto al Pdl di Berlusconi: “Penso che abbiamo immense by Rosanna Pasero (www.broderie.it)possibilità, che non ne abbiamo mai avute come oggi. Il Pd sta risalendo a una velocità impressionante. La distanza che divide il Pd con l’Italia dei Valori [dai suoi avversari] è di 6 punti”. Subito dopo il candidato premier annuncia la candidatura del prefetto Luigi De Sena come capolista della Calabria. Gli applausi più forti arrivano quando parla di ridurre i costi della politica, la spesa pubblica in rapporto al Pil e di aumentare i salari. “Si deve dare atto al governo Prodi se, attraverso la lotta all’evasione fiscale, ci sono le risorse per farlo”, dice l’ex sindaco di Roma, che poi fa riferimento allo slogan del suo avversario: “Qualcuno ha detto: ‘Italia, rialzati’. L’Italia che lavora e produce è già in piedi. È la politica che è seduta su questo paese”. Avversario, il Cavaliere, che non nomina mai direttamente, pur ricordando che è “la quinta volta che si candida”, che “ha già governato l’Italia”. Ed insiste sulla “novità” rappresentata dal Pd. Alla fine del comizio parte l’inno di Mameli, Veltroni canta e le persone lo accompagnano con entusiasmo. “Mi scuso se non ho parlato male di nessuno, ma ho voluto parlare bene del paese”, conclude tra gli applausi. Veltroni a poi incontrato Massimo Alessandrini, figlio del magistrato Emilio Alessandrini ucciso da Prima Linea, subito dopo il comizio. Insieme ricordano i momenti bui della storia d’Italia, delle vittime del terrorismo. Si fa l’ora di pranzo e Veltroni siede a tavola con “gente comune”, a casa della famiglia Presenza: il signor Bruno e la moglie Mariagrazia Romanelli, entrambi insegnanti delle superiori, con le figlie Mariangela e Federica.

Parte il pullman del Pd

Il Pd in risalita

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