Referendum il 18 maggio ma è probabile il rinvio al 2009

di Angela Oliva

referendumROMA. Il Consiglio dei Ministri, questa mattina, ha fissato al 18 maggio la data per il referendum sulla legge elettorale.

La Corte Costituzionale aveva dichiarato ammissibile il voto popolare ma la validità di tale data prescinde dalla decisone del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Stasera il Capo dello Stato incontrerà, alle 18.00, il Presidente del Senato Franco Marini e dopo, alle 19.00, il Presidente della Camera Fausto Bertinotti. Se la decisone sarà quella di sciogliere le Camere il referendum slitterà di un anno e spetterà al nuovo Governo stabilire una nuova data tra il 15 aprile e il 15 giugno 2009. In caso contrario la situazione non muterà e gli italiani andranno alle urne il prossimo 18 maggio per modificare la legge elettorale vigente. Dopo la riunione del Consiglio dei Ministri ha parlato Vannino Chiti, Ministro per i Rapporti con il Parlamento, riferendo che le lezione potrebbero il 13 e 14 aprile ed ha precisato: “Ora valuteremo tutti gli aspetti, eventualmente questo sarà previsto in un provvedimento sugli aspetti tecnici del voto che potrebbe essere adottato nel prossimo Consiglio dei ministri”. Chiti ha anche espresso la sua opinione per quanto riguarda l’elction day: “Il mio parere, che ho confrontato anche con il ministro Giuliano Amato, e” che in caso di scioglimento delle Camere sarebbe opportuna una coincidenza delle elezioni politiche con quelle amministrative”.

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