Oderzo si veste di tricolore per l”ultimo saluto a Pezzulo

di Antonio Taglialatela

Giovanni PezzuloODERZO (Treviso). Oltre mille persone hanno partecipato ai funerali del maresciallo Giovanni Pezzulo, il militare italiano, originario di Carinola, nel casertano, ucciso mercoledì scorso in Afghanistan durante un conflitto a fuoco, mentre distribuiva generi alimentari.

L’intera cittadina trevigiana, dove Pezzulo risiedeva assieme alla moglie Maria e alla figlia Giusy, si è vestita di tricolore, con bandiere appese in ogni angolo, come aveva chiesto la stessa figlia 18enne. Il rito è stato celebrato nel Duomo di Oderzo, alla presenza del ministro della Difesa Arturo Parisi. Giunta una corona d’alloro da parte del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Anche il Vaticano ha inviato un messaggio di cordoglio, annunciando che Papa Benedetto XVI pregherà per la vittima. “Giovanni ha dato il meglio di sé, consapevole che chi non ama non protegge e non difende la vita”, ha proferito nell’omelia il vescovo di Vittorio Veneto monsignor Corrado Pizziolo, che ha aggiunto: “Giovanni è rimasto vittima di un nuovo vile attentato. Ancora una volta il terrorismo, impaurito dalla solidarietà, ha manifestato il disprezzo per la vita umana. Il grande amore per la bandiera è ciò che Giovanni ci lascia come suo supremo testamento”. Le esequie sono state accompagnate dai trombettieri dell’esercito, che hanno eseguito “Io Vagabondo” dei Nomadi, brano preferito di Pezzulo. Durante la cerimonia, la figlia Giusy è salita sull’altare per dare l’ultimo saluto al padre: “Non voglio ricordarti così in una bara a terra. Anche da lontano mi facevi sentire molto amata. Non c”eri per i miei 18 anni perché eri lontano ma mi sei stato vicino con un mazzo di rose rosse. So quanto mi ami e ricordo quando da piccola giocavamo a sposarmi con te. Ora devo crescere in fretta per stare vicino alla mamma, mi sento forte e sono sicura che sei tu a darmi questa forza: stammi sempre vicino”.

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