11 settembre, chiesta pena di morte per sei terroristi

di Antonio Taglialatela

Khalid Sheikh MohammedNEW YORK. Sei condanne a morte. E’ la richiesta che il Pentagono ha chiesto per sei presunti autori degli attentati dell’11 settembre 2001, attualmente detenuti nel carcere di Guantanamo, a Cuba.

Si tratta di Khalid Sheikh Mohammed, ex responsabile delle operazioni di al Qaeda, che ha confessato di essere l’architetto dell’attentato, e di Mohammed al Qahtani, ritenuto il ventesimo dei dirottatori dell’11 settembre, Ramzi bin al Shibh, principale intermediario tra i kamikaze e al Qaida, Ali Abd al Aziz Ali, noto come Ammar al Baluchi, un nipote di Khalid Sheikh Mohammed e suo luogotenente nell’operazione del 2001, un collaboratore di al Baluchi, Mustafa Ahmed al Hawsawi, e Walid bin Attash, noto come Khallad, che avrebbe addestrato alcuni componenti del commando di al Qaida. Il processo si svolge presso il tribunale marziale di Guantanamo. La prova schiacciante sarebbe la confessione di Khalid Sheikh Mohammed ma c’è un problema: la Cia ha ammesso di aver sottoposto l’uomo al “waterboarding”, tecnica di simulazione dell’annegamento, considerata una tortura.

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