Omicidio Nugnes, tutta Gricignano saluta Maria Rosa

di Redazione

i funeraliGRICIGNANO. L”intero paese scende in strada per dare l”ultimo saluto a Maria Rosa Nugnes, la 30enne uccisa dal marito a colpi di pistola. Un lungo corteo ha accompagnato il feretro dalla casa materna, in via Sant”Antonio Abate, fino alla chiesa di Sant”Andrea Apostolo dove il parroco Don Gianfranco Galluccio ha celebrato il rito. video

Dopo il funerale alcuni amici e conoscenti della donna, insieme all”Azione Cattolica, hanno organizzato una fiaccolata che ha percorso le strade principali della cittadina.

I funerali della Nugnes

La fiaccolata

L’uxoricida ha dichiarato di aver sparato per contrasti sulla causa di separazione

Angelo Di RonzaUn lungo corteo di persone silenziose e incredule ha accompagnato ieri il feretro di Maria Rosa Nugnes, la 30enne uccisa dal marito Angelo Di Ronza a colpi di pistola giovedì scorso, mentre andava a prendere il figlio a scuola. Ieri alle 17 nella chiesa di Sant”Andrea si sono svolti i funerali della donna. E in centinaia si sono stretti attorno al dolore della sua famiglia. La bara è giunta in mattinata all”abitazione della vittima in via Picasso a Gricignano dall”istituto di medicina legale di Caserta, dove venerdì è stata effettuata l”autopsia. Il corteo funebre è partito poco prima delle 17 alla volta della chiesa parrocchiale, con al seguito amici e amiche della donna, tantissimi cittadini, e anche molti amministratori locali. Strazianti le urla di dolore dei parenti di Maria Rosa, che squarciavano, come una lama gelida, il silenzio commosso della gente, ancora incredula per l”accaduto. Se i problemi coniugali dei due erano cosa risaputa, nessuno si sarebbe aspettato una fine così tragica di un matrimonio ormai a pezzi da tempo. E quelle urla disperate di familiari e amici hanno rimbombato tre le mura fredde e sotto le alte volte della chiesa con la tensione emotiva che saliva di pari passo con le parole dell”omelia funebre. «Chi se lo sarebbe mai aspettato, era una ragazza così brava, non doveva morire in questo modo», come una cantilena parenti e cittadini ripetevano questa frase quasi per sciogliere la tensione o per trovare una spiegazione che non c”è a una morte assurda. Maria Rosa è stata ammazzata con sei colpi di pistola dal marito Angelo Di Ronza, 36 anni, imprenditore edile, di Gricignano. Giovedì scorso verso le 13.10, la 30enne era andata alla scuola elementare Santagata a Gricignano per prendere il figlioletto di 10 anni, un altro figlio ha sei anni. Dopo essere scesa dalla sua auto, si è incamminata verso l”istituto di via Fermi, che si trova a pochi metri dalla caserma dei carabinieri. Poco prima di giungere davanti alla scuola, il consorte ha estratto la pistola e ha esploso diversi colpi. Per la donna non c”è stato scampo. Dopo circa mezz”ora dall”omicidio, i militari hanno arrestato Di Ronza, dileguatosi a bordo di un fuoristrada. Il 36enne ha confessato di aver ammazzato la moglie. Condotto nel carcere di Santa Maria con l”accusa di omicidio premeditato, l”uomo ha dichiarato ai carabinieri e al pm Patrizia Dongiacomo di aver sparato perché esasperato dai tanti litigi. Da tempo era in corso l”iter per la separazione consensuale. Solo le proprietà li separavano ancora dalla firma in tribunale: Di Ronza aveva intestato gli appartamenti, ma solo per motivi fiscali, a Maria Rosa, e ora voleva che andassero ai figli. Secondo la sua ricostruzione, gli ultimi litigi erano sorti per questo, fino a venire alle mani con la moglie, e il padre di lei, per difenderla, lo scorso gennaio lo aveva anche accoltellato. Ma ieri nessuno ha pensato a questo. Nella mente dei suoi cari e delle persone c”era solo il ricordo di una brava ragazza, madre di due figli uccisa dal marito.

Il Mattino (ENRICA MANGIACAPRE)

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