“Quarta settimana a basso costo”, appello a Ciaramella

di Redazione

spesaAVERSA. Quarta settimana del mese, un problema che affligge, ed in maniera disperata, molti concittadini. Pensionati, ma anche monoreddito con famiglia che, di fatto, non riescono ad arrivare alla fine del mese.

Abbiamo raccolto la testimonianza della signora Rosa, aversana, marito separato senza fisso lavoro e due figli da mantenere. La signora si “arrangia” grazie ad un impiego, in nero, presso una ditta di pulizie, ma non riesce a portare abbastanza soldi a casa. “Anche nella nostra città i prezzi degli alimentari sono letteralmente lievitati. Comprare pane o latte è diventato un lusso per pochi. – ha dichiarato la signora – Posso senza dubbio affermare che con gli 800 euro che mi danno al mese arrivo il 15 senza altro che dare ai miei figli. Ho la fortuna di avere dei genitori che mi aiutano, ma in situazioni peggiori della mia si trovano tante famiglie aversane. Un po’ di sollievo ci viene dal mercato settimanale, in cui i prezzi di frutta e verdura sono un po’ più contenuti, ma agli anziani chi ci pensa?”. La storia drammatica della signora Rosa apre spiraglio ad una specifica richiesta. “Ho sentito alla televisione che il sindaco di Milano ha proposto una settimana, l’ultima del mese, in cui a prezzi scontati anche del 50% è possibile acquistare beni di prima necessità. Vorrei girare la richiesta al sindaco Ciaramella. Perché non istituire una settimana a basso costo anche qui?”. Un’idea che potrebbe di sicuro facilitare molte famiglie aversane che hanno seri problemi di sopravvivenza. Invece di mandare gli anziani a soggiorni invernali in quel di Varcaturo (ma poi Varcaturo d’inverno che bellezze avrà?) o a teatro (beneficio spesso utilizzato da figli, nipoti e altri familiari), pensare alla sopravvivenza di centinaia di persone sarebbe un atto di grande politica, e di grande umanità.

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