Nuova sede Liceo Scientifico, perchè non intitolarla a Caccioppoli?

di Redazione

Renato CaccioppoliAVERSA. In questi giorni si discute della nuova sede distaccata del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Aversa, ormai letteralmente sommerso dal boom di iscrizioni.

In un precedente articolo si accennava alla figura di Giuseppe Peano, noto matematico torinese, proponendo tra l’altro in alternativa il nome di Renato Caccioppoli. Renato Caccioppoli, figura singolare del panorama intellettuale partenopeo, nasce a Napoli il 20 gennaio 1904 da Giuseppe (noto chirurgo) e da Sofia Michailovna Bakunina, figlia del fondatore russo dell’anarchismo Michail Bakunin, il quale soggiornò per diversi anni a Napoli, e le cui figlie furono brillanti docenti presso l’ateneo fridericiano. Dopo aver conseguito il diploma all’Istituto Tecnico e la maturità classica, Caccioppoli cambiò facoltà da Ingegneria a Matematica, dove nel 1925, a soli 21 anni, si laureò e diventò assistente di Mauro Picone (altra notevole figura di studioso). L’incontro con Picone stimolò lo studioso partenopeo verso la ricerca nel campo dell’analisi matematica, a cui gran parte delle oltre ottanta pubblicazioni sono dedicate. Gli studi di Caccioppoli a partire dal 1930 si concentrarono sulle equazioni differenziali, partendo dalle quali nel 1931 estese il teorema del punto fisso di Brouwer, applicando ad esso i risultati derivati dalle prime ricerche. Grazie a tale studio, a soli 27 anni il nipote di Bakunin vinse il concorso ministeriale per la cattedra di Analisi Algebrica a Padova, da dove nel 1934 tornò per ricoprire l’insegnamento di Teoria dei Gruppi alla Federico II, spostandosi poi su Analisi Matematica e Analisi Superiore. Nel frattempo le scoperte nel campo dell’analisi da parte di Caccioppoli raggiunsero nuovi risultati con l’applicazione dell’inversione della corrispondenza funzionale, e dando risposta al diciannovesimo problema di Hilbert. La vita di Caccioppoli non fu trascorsa soltanto sui libri, anzi: dalle “leggende” che raccontano delle sue passeggiate per la Riviera di Chiaia con una gallina al guinzaglio, al discorso del 1938 contro la visita di Hitler e Mussolini a Napoli, terminato al suono della Marsigliese. Questo evento causò a Caccioppoli l’internamento, riuscendo a evitare la galera, nei nosocomi di Napoli e nell’attuale OPG di Aversa, dove non pochi antifascisti furono rinchiusi negli anni Trenta. Gli anni del dopoguerra videro l’adesione di Caccioppoli al movimento dei Partigiani per la Pace, e una vicinanza al PCI, disilluso sia dalla “biologia sovietica” di Trofim Lysenko e poi in seguito dalle vicende della rivoluzione ungherese. L’abbandono della moglie lo sprofondarono in una tetra depressione, e decise di suicidarsi l’8 maggio 1959, nella sua casa napoletana di Palazzo Cellamare. Ottimo pianista e poliglotta, fondatore del Circolo del cinema a Napoli, Caccioppoli fu la stella di una scuola matematica partenopea che vide come altro suo notevole esponente Carlo Miranda (a cui sono dedicati due istituti a S. Antimo e a Frattamaggiore), un filone nato e voluto da Mauro Picone,altra figura esemplare delle scienze matematiche in Italia. Intitolare il nuovo Liceo Scientifico a Caccioppoli sarebbe un modo semplice ma doveroso al ricordo di una figura geniale della matematica mondiale, un personaggio al di là dei semplici schemi, e fonte ancora oggi di aneddotica, studi, e persino film, come il pregevole lavoro di Mario Martone, “Morte di un matematico napoletano”. Allora, perché non intitolare il liceo a Caccioppoli?

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