Crisi, dimissioni in vista per assessori Udc

di Nicola Rosselli

Domenico CiaramellaAVERSA. Stasera Ciaramella avrà il benservito da alcuni partiti e darà vita ad un “governo tecnico”? Ritorneranno tutti insieme, circostanza difficile ma non impossibile in vista delle elezioni?

Ormai è al caos assoluto la coalizione di centrodestra che regge le sorti dell’esecutivo guidato dal sindaco azzurro Mimmo Ciaramella. Dopo le dimissioni, il 27 dicembre scorso, dei due assessori di Forza Italia (Luciano Luciano e Isidoro Orabona), è, ora, la volta dei due esponenti Udc: il vice sindaco Lucio Farinaro e Pasquale Diomaiuta. In occasione dell’assemblea cittadina del partito di Casini, i due componenti della giunta Ciaramella sono stati invitati a dimettersi. Assente per motivi familiari Diomaiuta (il più riottoso dei due a dimettersi), le dimissioni potrebbero concretizzarsi anche nella giornata di oggi. “Si tratta – ha ribadito il segretario cittadino dell’Udc Cesario Liguoridi dimissioni reali, che consegneremo al protocollo, non finte come quelle che saranno consegnate nelle mani del sindaco”. Lo stesso Liguori, poi, sottolinea che all’incontro di questa sera tra le forze politiche di maggioranza “l’Udc presenterà un proprio documento nel quale illustrerà le ragioni di questa scelta. In ossequio ai deliberati nazionali del partito, non mettiamo assolutamente in discussione la tenuta politica della coalizione. Le dimissioni sono, invece, dettate da motivi diversi rispetto a quelle degli assessori di Forza Italia. A noi preme evidenziare che se un nuovo esecutivo dovrà esserci, questo non potrà non avere al centro dei propri interessi i problemi reali della città e non il raggiungimento di equilibri tra gruppi politici che oggi sono strutturati anche in maniera diversa da quella che era stata la volontà degli elettori”. Una posizione, questa dell’Udc, che sembrerebbe non essere condivisa dagli altri alleati e dallo stesso sindaco. Soprattutto Alleanza Nazionale e Gruppo delle Libertà (il Nuovo Psi non ha assessori in giunta), oltre che Ciaramella, sono per la consegna delle dimissioni nella mani dello stesso primo cittadino “per fare in modo che, comunque, la città non rimanga nemmeno per un attimo formalmente senza esecutivo in un momento in cui ci sono emergenze da fronteggiare”.

Intanto, in Forza Italia, la mossa di Ciaramella di chiedere le dimissioni non solo degli assessori, ma anche del presidente del consiglio comunale, l’azzurro Nicola Verde, con il chiaro intento di fare entrare anche questa poltrona nel novero di quelle che saranno utilizzate per raggiungere i nuovo equilibri, ha scompaginato le posizioni in seno al partito di maggioranza relativa. Pare, infatti, che ci siano stati consiglieri comunali che abbiano chiesto l’azzeramento anche delle presidenze di commissioni consiliari in mano a forzisti, con l’intento di rimettere tutto in discussione. Insomma, per Ciaramella, al di là delle dichiarazioni di facciata di tutti, si fa sempre più in salita la strada per quadrare il cerchio ed appare sempre più probabile all’orizzonte una giunta tecnica che potrebbe servire anche per far alleviare le ire e i bollori del momento.

Una situazione di litigio perenne, questa in atto nella coalizione di centrodestra, che si innesta in un’emergenza rifiuti che ad Aversa sembra superare quella degli altri comuni. La città normanna è, infatti, sommersa da milioni di sacchetti ed ecco, allora, che anche qui la protesta dei cittadini che tendono all’astensionismo sembra prendere corpo. E’ di questi giorni il tentativo, come i lettori di Pupia già sanno, di dare vita ad un comitato cittadino battezzato “Questa volta…io non voto”, che dovrebbe invitare gli aversani ad effettuare una gita di primavera il 13 e 14 aprile prossimi.

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