Cda GeoEco: Orabona di nuovo presidente

di Nicola Rosselli

Isidoro OrabonaAVERSA. Orabona bis ai vertici del consorzio GeoEco, con il manager vicino al sindaco di Aversa Mimmo Ciaramella che è stato riconfermato quale presidente del cda del Ce2 dopo la prima elezione del 12 dicembre scorso.

Una nuova vittoria di Ciaramella che questa volta sembra allontanarsi dai diktat del partito, che lo “sopporterebbe” solo in vista delle elezioni politiche per poi poterlo “scaricare” con calma, anche se con lui hanno votato anche i sindaci azzurri di Casal di Principe e Capua. L’elezione del nuovo cda si è rivelata necessaria dopo che, il primo febbraio scorso, si erano dimessi i due consiglieri di amministrazione che erano stati eletti con lo stesso Isidoro Orabona: Michele Mele, in quota Partito Democratico, e Massimiliano Santangelo, in quota Udeur. “La politica ed i partiti in questo momento devono fare un passo indietro. – hanno commentato i sindaci a margine del Cda – Siamo rispettosi dei ruoli, ma in questo momento di emergenza dovevano esserci i sindaci, e solo loro, ad assumersi le responsabilità anche perché è stato scelto un consiglio d’amministrazione di veri tecnici che hanno le capacità di poter affrontare e risolvere tutte le problematiche del consorzio ed in particolare l’emergenza rifiuti e la salvaguardia dei tanti posti di lavoro”. Lapidaria la dichiarazione del presidente del consorzio Isidoro Orabona: “Ringrazio i sindaci che hanno voluto esprimere ancora una volta con la loro preferenza la stima professionale nei miei riguardi”. Anche questa volta si è trattato di un’elezione bipartisan con accordi trasversali che hanno portato alla nomina, accanto al manager aversano, sempre grazie al lavorio del sindaco Ciaramella, anche Antonio Napoletano, sammaritano, in quota Udeur, e Cristofaro Bortone, di Teverola (già vicepresidente del consorzio, periodo presidenza Golia), in quota Pd, considerato molto vicino al sindaco della cittadina dove ha sede la GeoEco, ovvero Biagio Lusini. Si è trattato di un accordo tra i sindaci forzisti Ciaramella, Cipriano Cristiano di Casal di Principe e Carmine Antropoli di Capua e i sindaci Pd e quelli Udeur, opposti al sammaritano Giancarlo Giudicianni (che ha successivamente dichiarato: “Si è verificato un episodio gravissimo per cui abbiamo abbandonato l’aula perché non è stato concesso un breve rinvio. Mi dicono che una parte dei partecipanti ha continuato. Non so di cosa si è parlato e deciso. Qualsiasi cosa è illegittima. Questa mattina valuterò se è il caso di inviare atti organi giurisdizionali”) e agli azzurri Fortunato Zagaria di Casapesenna ed Enrico Martinelli di San Cipriano. Una forzatura che ha portato lo stesso Ciaramella a rompere con i massimi vertici regionali azzurri e non è escluso che questo episodi porti ad una fuoriuscita del “Mimmo aversano” da Forza Italia alla vigilia delle politiche per non portare acqua ad un mulino, quello azzurro, che, ad urne chiuse, potrebbe pensare di vendicarsi mandando a casa lo stesso primo cittadino normanno. E, conoscendo Ciaramella, non aspetterà di essere defenestrato e potrebbe muoversi prima danneggiando non poco l’immagine di Forza Italia ad Aversa.

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