Aggredito il consigliere comunale Alfonso Oliva

di Nicola Rosselli

Alfonso OlivaAVERSA. Siamo alle barbarie. La politica, oramai, si fa con gli attacchi fisici. Alfonso Oliva, consigliere comunale aversano, è stato aggredito in pieno giorno all’ingresso del palazzo municipale sotto gli occhi del padre e del segretario del partito.

Diventa incandescente il clima politico in città anche e soprattutto a causa della gestione dell’emergenza rifiuti. A farne le spese, anche fisicamente, Alfonso Oliva, avvocato trentaduenne, consigliere comunale del Gruppo della Libertà. Secondo quanto raccontato dallo stesso Oliva, intorno alle 13 di oggi, il professionista stava andando verso casa, in piazza Principe Amedeo, a pochi passi dal comune, in compagnia del padre e di Plinio Frunzio, responsabile cittadino del Gruppo della Libertà “quando una Ford, della quale ho fornito la targa alla polizia, si è avvicinata. Dagli occupanti dell’auto sono partiti una serie di epiteti e minacce alla mia persona. Ho riconosciuto immediatamente quelle stesse persone che avevano bloccato il consiglio comunale il 27 dicembre scorso. In particolare, il guidatore era lo stesso che teneva uno striscione in quell’occasione e che mi apostrofò per tutta la seduta. Con lui, a dargli man forte, ad aizzarlo, una ragazza, anch’essa presente quella sera di dicembre”. Alle rimostranze del consigliere comunale, il guidatore è sceso dalla Ford e lo ha colpito per due volte al petto con pugni. Oliva non ha reagito e si è voltato per andare via. A questo punto l’energumeno lo ha colpito alle spalle con altri due pugni, mentre la giovane in auto continuava ad aizzarlo. L’intera azione è stata accompagnata da minacce di morte all’indirizzo del consigliere comunale. Minacce ed epiteti offensivi sono giunti anche alla capogruppo di Oliva, Nicla Virgilio, richiamata sul posto dalle grida scomposte dell’avvocato che è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso del “Moscati”, dove lo hanno dichiarato guaribile in dieci giorni. “Non so se avessi reagito cosa sarebbe potuto accadere. – ha affermato Oliva – Ho deciso, comunque, di rimanere al mio posto, di non dimettermi, anche se il clima in città è rovente. Mi chiedo, però, se dovrò aver paura di camminare per strada. Sono un professionista, ho il mio lavoro e credo di avere diritto di muovermi liberamente nella mia città”.

L’episodio viene condannato dal sindaco Domenico Ciaramella: “Conosco la correttezza del consigliere Oliva e non posso condividere il gesto che è stato perpetrato nei suoi confronti e nei confronti del Gruppo della Libertà. A lui ed a tutto il Gruppo della Libertà va la mia solidarietà. Mi auguro che questi episodi non avvengano più nella nostra Città, anche se non mi meraviglio del gesto commesso dato che rappresenta il frutto di una politica di demonizzazione che da qualche mese si sta attuando nei miei confronti e nei confronti dei consiglieri comunali di maggioranza. Dico basta – continua Ciaramella – a questi atteggiamenti di demonizzazione del prossimo. Bisogna abbassare i toni e rientrare nei canoni della correttezza e della lealtà”. La fascia tricolore normanna si propone anche come mediatore tra gli aggressori ed il consigliere Oliva: “Se la mia persona può essere utile mi pongo al centro perché questa triste vicenda possa concludersi. Sono disponibile – conclude Ciaramella – ad ospitare nella mia stanza i rappresentanti del Gruppo della Libertà ed i presunti aggressori per discutere in modo pacifico e corretto, purché episodi come quelli di stamattina non si ripetano più”.

Solidarietà anche da tutta la maggioranza consiliare: “Alla luce della vile aggressione subita dall’avvocato Alfonso Oliva, – recita una nota a firma del Gruppo delle Libertà, Fi, Udc, An, Nuovo Psi, Popolari Normanni – le forze politiche di maggioranza del Comune di Aversa esprimono la propria solidarietà al consigliere del Gruppo della Libertà e ferma condanna del grave atto intimidatorio, anche perché conseguenza delle chiare minacce ricevute dallo stesso consigliere pubblicamente durante la seduta del Consiglio Comunale del 27 dicembre 2007. Un atto che ha inteso colpire non la singola persona ma l’attività politica dell’Amministrazione tutta, anche per le contestuali accuse gratuite formulate all’indirizzo di altri suoi esponenti. Quello che è accaduto, pertanto, denota un clima inquietante e pericoloso che non va affatto sottovalutato. La salvaguardia della coesione della comunità è un valore fondamentale della convivenza civile e democratica”.

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