Bambino in fin di vita, individuato l”uomo che ha sparato

di Nicola Rosselli

poliziaTRENTOLA DUCENTA. Potrebbero essere ad una svolta le indagini che hanno portato al ferimento del piccolo Karim, il bambino di 10 anni, nato in Italia da genitori tunisini, che lotta contro la morte nel reparto di rianimazione dell’ospedale “Santobono” di Napoli.

lIl piccolo è stato raggiunto alla testa nella notte di San Silvestro da un colpo di pistola vagante. I poliziotti del commissariato di Aversa, che, agli ordini del dirigente Antonio Sferragatta conducono le indagini sul gravissimo episodio, dopo aver ascoltato diverse persone e studiato la traiettoria del proiettile, sembrerebbero non aver dubbi sull’identità della persona che ha esploso il colpo. Lo “stupido” di turno (per usare un eufemismo) sarebbe un uomo che abitanella stessa stradadella famiglia di Karim, in via Forno, a Trentola Ducenta. Karim nel pomeriggio è stato sottoposto ad un secondo intervento chirurgico al cervello nel tentativo dei sanitari napoletani di riuscire a togliere quel maledetto proiettile, ma le sue condizioni continuano ad essere disperate. Karim è il terzogenito di una coppia di tunisini giunti in Italia 20 anni or sono. Una famiglia che credeva di aver raggiunto un paese che oggi fatica a definire civile. Come il fratello della piccola vittima ha affermato “a sparare a mio fratello non è stato un essere umano, è stato un subumano”. Insomma, nel suo pur difficoltoso italiano, ha ben reso l’idea della persona di cui si parla, Un “Sub umano” che ha sparato puntando stupidamente la pistola verso il basso. Karim, infatti, era in un cortile a piano terra di un’abitazione cinta da alte mura e da un altrettanto alto cancello, come si può osservare anche dalla foto. Ogni altra considerazione che vada al di là della nuda cronaca potrebbe sembrare fuori luogo in un episodio che definire assurdo è poco.

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