Udeur, la Lonardo respinge le accuse dinanzi al gip

di Antonio Taglialatela

LSANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta). Sandra Lonardo respinge ogni accusa dinanzi al gip sammaritano Francesco Chiaromonte e dice che risponderà ai magistrati competenti.

Il presidente del consiglio regionale della Campania e moglie dell’ex ministro della Giustizia, Clemente Mastella, è ai domiciliari con l’accusa di tentata concussione. L’interrogatorio, durato circa 15 minuti, si è svolto comunque in un clima sereno, come hanno chiarito i legali difensori Titta Madia e Severino Nappi. La Lonardo è giunta nel pomeriggio a Santa Maria Capua Vetere, accolta da un gruppo di sostenitori che scandivano “Sandra, Sandra…” e mostravano uno striscione “Libera Sandra, liberi tutti”. Al gip ha reso delle dichiarazioni spontanee, non prima, però, di aver definito piena di “millanterie e falsità” l’inchiesta condotta dalla procura di Santa Maria Capua Vetere. Sulla telefonata tra lei e il consuocero Carlo Camilleri (anch’egli indagato) dove la stessa Lonardo definiva “uomo morto” il direttore dell’azienda ospedaliera di Caserta, Luigi Annunziata, la signora Mastella ha parlato di un’altra telefonata, non utilizzata dalla procura casertana, dove dice al consuocero di dedicarsi alla sua attività professionale e di fare tutto “nel rispetto delle regole”. La Lonardo ha poi sottolineato di non aver mai minacciato nessuno e, nello specifico, il dottor Annunziata: “Credo – ha detto la moglie dell’ex ministro – che il privatissimo sfogo di un personale disappunto, avvenuto con il mio consuocero Camilleri, non può costituire o essere sintomo di un comportamento illecito di tipo intimidatorio nei confronti del dottor Annunziata”. L’indagine, da quanto appreso, passerà per competenza alla procura di Napoli, dopo la conclusione degli interrogatori di garanzia per 23 dei 35 indagati che hanno ricevuto ordinanze di custodia cautelare, di cui19 ai domiciliari e 4 in carcere. Il 28 gennaio il tribunale del Riesame dovrebbe decidere sull’istanza presentata dai legali di Sandra Lonardo per la revoca degli arresti domiciliari.

Ieri sono stati ascoltati proprio Camilleri (ricoverato e piantonato all’ospedale di Benevento) e Vincenzo Lucariello, detenuto nel carcere casertano di Santa Maria Capua Vetere. Quest’ultimo, ex segretario generale del Tar Campania e dal 2004 difensore civico della Regione Campania, residente ad Aversa, uno dei personaggi chiave dell’inchiesta. Secondo i magistrati, è lui l’uomo di fiducia dell’Udeur in grado di fornire, direttamente o indirettamente, “ripetuti e costanti interventi presso le autorità giudiziarie amministrative” agli interessi del partito di Mastella. “E’ impressionante la sua capacità di indebita interlocuzione con le più alte sfere della giustizia amministrativa”, scrivono dalla procura. “E’ il necessario anello terminale in grado di neutralizzare le iniziative giudiziarie degli oppositori e tenendo contatti privilegiati con vari magistrati amministrativi dai quali ottiene indicazioni e notizie su procedimenti di interesse del sodalizio”.

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