Rifiuti, ancora tensioni a Napoli. Chiesta sfiducia a Pecoraro Scanio

di Antonio Taglialatela

Gianni De GennaroNAPOLI. La scorsa notte è riesplosa la guerriglia a Napoli. Alcuni dimostranti hanno aggredito i vigili del fuoco, lanciando petardi all’interno di un’autobotte. Sette pompieri sono rimasti feriti, anche se non gravemente.

Anche un carabiniere è dovuto ricorrere a cure mediche dopo essere stato bersaglio di una sassaiola contro la sua auto di pattuglia. Sterpaglie e rifiuti a fuoco nella zona di Pianura, un’autobotte dei pompieri incendiata e 130 roghi appiccati nella notte a Napoli e provincia, alcuni anche a Caserta, concludono l’ennesimo triste bollettino di guerra.

VIMINALE ADOTTA PROVVEDIMENTI CONTRO I TEPPISTI

Il ministro degli Interni, Giuliano Amato, riunitosi stamani al Viminale coi vertici di polizia, carabinieri e Asi (ex Sisde) ha annunciato squadre di intervento rapido, dotate di mezzi agili e in grado di veloci spostamenti, per contrastare tali fenomeni teppistici.

DE GENNARO PRESTO DECIDERA” SU DISCARICA PIANURA

Ieri si è insediato il nuovo commissario per l’emergenza rifiuti Gianni De Gennaro. L’ex capo della polizia ha chiesto una giornata di tempo per avere le idee più chiare circa la riapertura della discarica di Pianura.

STUDENTI OCCUPANO LE STANZE DEL COMUNE

Intanto, stamani centinaia di studenti delle superiori hanno sfilato per le strade principali della città. “La camorra siete voi” – “Il clan più pericoloso e incontrollato è la partitocrazia” – “Cittadini inermi e madri preoccupate per il pericolo di malattie vengono spacciati per camorristi” tra gli slogan apparsi sugli striscioni o gridati durante il corteo. Circa seicento studenti hanno poi occupato una delle stanze del secondo piano di Palazzo San Giacomo, sede della giunta comunale di Napoli, collocata tra la sala giunta e le due in cui lavora il sindaco Rosa Russo Iervolino. Gli studenti hanno steso uno striscione lungo i balconi che affacciano su piazza Municipio con la scritta: “La vera monnezza e” qui dentro”.

BRUCIA EDIFICIO DEL CONSIGLIO REGIONALE

Intorno alle 12 di stamani è divampato un incendio nel Palazzo del Consiglio Regionale della Campania, al centro direzionale di Napoli. Le fiamme si sono propagate vicino agli ingressi dei piani interrati dell’edificio. I vigili del fuoco escluderebbero la natura dolosa dell’incendio, provocato probabilmente da un corto circuito ad un quadro elettrico. Impiegati e politici si sono riversati all’esterno quando hanno notato il fumo che invadeva le scale del palazzo.

INSEDIATO ANCHE IL NUOVO QUESTORE PUGLISI

A Napoli si è insediato il nuovo questore Antonino Puglisi, il quale ha affermato che la situazione non è affatto da guerra civile: “La definirei una situazione particolare con la quale ci stiamo confrontando”, ha detto.

PARTONO I RIFIUTI PER LA SARDEGNA, MA E” PROTESTA. TRENO ANCHE PER LA GERMANIA

Ieri è partita per la Sardegna la prima nave carica di rifiuti campani, mentre un treno ha fatto tappa a Lipsia, in Germania. In Sardegna già ci sono proteste ad Ozieri, nel sassarese, dove saranno sversate le 500-600 tonnelate della Campania. Un corteo di studenti ha gridato “No ai rifiuti campani” e la minoranza di centrodestra ha chiesto le dimissioni del sindaco. Anche a Cagliari, dove altre tonnellate di rifiuti saranno smaltite nel termovalorizzatore dell”area industriale, è stato convocato per domattina un consiglio comunale straordinario per esaminare le ripercussioni in città provocate dall”emergenza rifiuti nel Napoletano. Intanto, proseguono gli incontri del governo con i rappresentanti delle altre regioni italiane. Ok ad accogliere i rifiuti campani da parte di Lazio, Val d”Aosta e Calabria, così come Marche (ma si vuole una garanzia economica visti alcuni “arretrati” non pagati), Abruzzo (ma il governatore Del Turco deve far fronte alle ostilità di parte del consiglio regionale) e Piemonte. Liguria, Trentino e Friuli hanno detto invece di non essere in grado di smaltire i rifiuti campani. No secco di Lombardia e Veneto.

CASINI: “AIUTO DELLE REGIONI NON SIA UN ALIBI”

La solidarieta” delle altre Regioni alla Campania per la crisi dei rifiuti non sia un alibi per non risolvere l”emergenza. Lo dice Casini. Il leader dell”Udc spiega: “Se e” necessario fare azioni impopolari, la politica deve avere il coraggio di andare avanti. Si lasci spazio ai tecnici”.

GRICIGNANO (Caserta): “NO ALLE ECOBALLE NEI CAPANNONI MILITARI”

Un Comitato civico è nato a Gricignano, in provincia di Caserta, per opporsi alla realizzazione di un sito di ecoballe nel deposito militare “Decimo Cerimant”, messo a disposizione dal Ministero della Difesa. Il sito si trova a poche centinaia di metri dal centro abitato e dalla cittadella americana della Us Navy. Per questa sera, alle ore 20, il Comitato incontrerà l”amministrazione comunale e le forze politiche per discutere dell”argomento e valutare iniziative di protesta. Già il sindaco Andrea Lettieri e tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione hanno manifestato nei giorni scorsi, all”unanimità, il proprio “No” alla discarica. Proteste anche a San Felice a Cancello, altro comune, assieme a Gricignano e Carditello (frazione di San Tammaro) dove il ministero ha messo a disposizione propri siti per lo stoccaggio di ecoballe.

SFIDUCIA A PECORARO SCANIO. CHIESTO ANCHE SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE

La situazione ieri è stata discussa anche alla Camera dove Forza Italia ha presentato, con il sostegno di gran parte dell’opposizione, una mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio, accusato di essere “inadeguato” e tra i principali responsabili dell’emergenza rifiuti in Campania, causa la sua ripetuta opposizione negli anni scorsi alla costruzione di termovalorizzatori. In Senato il leghista Roberto Calderoli ha presentato una mozione, sottoscritta da Fi, per chiedere lo scioglimento del consiglio regionale della Campania.

EMERGENZA RIFIUTIAPPRODA AD EUROPARLAMENTO

Martedì 15 gennaio, alle ore 21, la questione campana approderà anche all’Europarlamento, dopo la richiesta del gruppo Uen (di cui fanno parte Fi e An), ma non ci sarà alcuna risoluzione, almeno per quell’occasione.

DANNI ALTURISMO: CHIESTO STATO DI CALAMITA”

La federazione degli agenti di viaggio della Campania ha chiesto lo stato di calamità per le imprese turistiche, a fronte della cancellazione, quasi totale, delle prenotazioni alberghiere relative al mese di gennaio. A rischio migliaia di posti di lavoro.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico