Porto Marghera, muoiono due operai. Sindacati in sciopero

di Antonio Taglialatela

Porto MargheraVENEZIA. Uno sciopero generale in tutti i porti italiani quello che i sindacati hanno organizzato dopo la morte, la scorsa notte, di due operai a Porto Marghera, a Venezia. Z.D., veneziano di 40 anni, ed F.P., 52 anni di Padova, sono morti all’interno della stiva di una nave panamense carica di soja, presso la ditta “Centro intermodale adriatico”.

Il primo (appartenente alla Cooperativa nuova Clp di Marghera) è morto dopo aver inalato dei fumi di grano; così come il secondo (della ditta Icco di Dosson di Casier, Treviso), sceso nella stiva poco dopo per prestare soccorso al collega. L’incidente si è verificato intorno alle 2.40. E’ intervenuto anche un terzo operaio, un romeno di 52 anni, munito di respiratore, che è stato ricoverato all’ospedale di Mestre per accertamenti. I due erano stati calati nella stiva della nave World Trader per raccogliere i residui del carico ma l’aria all’interno era satura di ossido di carbonio. Sembra che un primo tentativo di rianimarli sia andato a vuoto perché la bombola di ossigeno di emergenza era scarica. Inoltre, non sarebbero state rispettate le procedure che vietano qualsiasi operazione in stiva fino a quando la percentuale di ossigeno nell’aria non sia superiore al 17%.

I sindacati Filt Cgil-Fit Cisl-UIltrasporti hanno proclamato sciopero immediato in tutti i porti, esprimendo “ferma protesta per il susseguirsi di incidenti che hanno raggiunto livelli non sopportabili nel 2007 e che purtroppo proseguono. La protesta – continuano i sindacati in una nota – è indirizzata anche verso quelle imprese che non garantiscono lo svolgimento delle attività in sicurezza. Le tre organizzazioni sindacali rivolgono un invito agli organi ispettivi ed alle istituzioni competenti perché vigilino e facciano rispettare la legislazione per la sicurezza del lavoro”. Per martedì 29 gennaio indetta un’assemblea unitaria dei quadri e dei delegati per decidere le ulteriori iniziative da intraprendere a sostegno della sicurezza nei porti.

Nella vicenda interviene anche il governo, attraverso il sottosegretario alla Salute, Gian Paolo Patta, che esprime sconcerto per i due morti e preoccupazione per il ritardo con il quale nei porti italiani si procede a rafforzare la sicurezza. Patta ha convocato oggi, alle 18.30, un incontro presso la prefettura di Venezia.

Le due vittime di Porto Marghera si aggiungono, assieme ai sette operai ThyssenKrupp di Torino, all’infinita lista di morti bianche in Italia. Ieri altre due infortuni mortali: uno nel padovano, a Bagnoli di Sopra, – dove un commerciante è morto mentre scaricava il cassone del suo camion (a causa di un avvallamento l’automezzo gli si è ribaltato addosso) – l’altro ad Andria – dove un 31enne è precipitato da sette metri mentre lavorava in un cantiere edile per la realizzazione di un opificio.

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