Napoli, tra scontri ed incendi resta alto l’allarme rifiuti

di Angela Oliva

Vigili del fuoco a lavoro per spegnere i roghiNAPOLI. Ancora proteste, ancora roghi e soprattutto ancora rifiuti accumulati lungo le strade della Campania, che ammonterebbero a circa 1000-1200 tonnellate.

Resta, quindi, drammatica la situazione in tutta la regione dopo la chiusura del sito di stoccaggio “Taverna del Re” a Giugliano e dei Cdr.Da questa mattina sono iniziati i lavori per la riapertura della discarica di Contrada Pisani, nel quartierePianura di Napoli che, dopo quarant’anni di attività, era stata chiusa nel 1996. Ma i cittadini non si danno pace e presidiando giorno e notte i cancelli del sito cercando di impedire la riapertura.

La notte scorsa, secondo quanto dichiarato dai Vigili del fuoco, si sono verificati circa cento incendi in tutta la Campania. Addirittura alcuni manifestanti hanno incendiato un autobus di linea durante i disordini ed un vigile del fuoco è rimasto ferito, mentre stava operando vicino a un cassonetto, a causa dello scoppio di un petardo che lo ha ferito in modo non grave, ora è ricoverato all’ospedale San Paolo.

Altri contestatori hanno bloccato per ore l’ingresso alla tangenziale, la polizia, tuttavia, ha esortato le persone ad andare via e a liberare l’accesso.

Protesta anche davanti alla Regione Basilicata per opporsi alla realizzazione di una discarica di rifiuti a Caggiano, in provincia di Salerno. Il traffico è stato bloccato da una cinquantina tra amministratori e cittadini di Vietri di Potenza, che hanno collocato alcune buste di spazzatura davanti al cancello del palazzo della Giunta.

Ieri l’Unione Europea ha fatto sapere di monitorare attentamente la situazione in Campania e di essere preoccupata per quanto sta avvenendo. L’Ue, che già lo scorso giugno ha aperto una procedura di infrazione contro l’Italia, responsabile di non aver seguito le indicazioni comunitarie in materia di smaltimento dei rifiuti, potrebbe adottare nuove misure.Un provvedimento che comporta il rischio di dover pagare nuove multe salatissime e perdere i finanziamenti comunitari.

Intanto, il prefetto di Napoli ed ex commissario per l’emergenza rifiuti, Alessandro Pansa, ha dichiarato: “La discarica di Pianura era l’unica soluzione per fare uscire Napoli dall’emergenza e renderla autonoma. Sarà utilizzata fino al 2009; però non esiste una data certa perché bisogna completare i lavori per il termovalorizzatore di Acerra, e un bando di gara per ultimarli è stato fissato al 30 gennaio. Pianura dovrebbe chiudere in coincidenza con l’avvio dell’impianto di Acerra”. Sulla stessa lunghezza d’onda il neo commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania, Umberto Cimmino: “Ieri notte abbiamo firmato l’ordinanza per l’apertura della discarica. E’ un inizio impegnativo, una impresa ciclopica. Qui, come a Caserta, come a Salerno, come in tante altre parti della Campania, ci stiamo scontrando con localismi esasperati che vedono i sindaci in prima linea”.

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