Bush: “Entro fine anno la pace tra Israele e Palestina”

di Antonio Taglialatela

Bush con Abu MazenISRAELE. Entro la fine dell’anno sarà stretto un accordo di pace tra Israele e Palestina. Parola di George W. Bush, da ieri in visita nei territori mediorientali.

Dopo l’incontro con il premier israeliano Ehud Olmert, il presidente americano ha fatto tappa a Ramallah per parlare con il leader palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen). “Io credo che succederà, che sarà firmato un trattato di pace entro la scadenza del mio mandato. Sono fiducioso che con aiuti appropriati lo stato della Palestina emergerà”, ha detto Bush in conferenza stampa. “Gli Usa – ha aggiunto – sono pronti a fornire supporto politico ed economico ma Olmert e Abbas devono collaborare per fare scelte dure”. Soddisfatto Abbas, che ha definito Bush il primo presidente americano impegnatosi completamente per sostenere la Palestina e gli ha chiesto di esercitare pressioni su Israele per fermare i suoi insediamenti in Cisgiordania e mitigare le restrizioni di sicurezza sullo stesso territorio. “Capisco la frustrazione. Ma capisco anche che gli israeliani. Vogliono sapere se ci sarà protezione dai pochi che uccidono”, ha risposto Bush, tuttavia precisando: “Israele deve assicurare il futuro stato palestinese affinché non sia interrotto da insediamenti israeliani e blocchi di sicurezza. Uno stato a groviera non funziona. Bisogna, poi, evitare che Israele non intraprenda azioni che minaccino le forze di sicurezza palestinesi”. Ovviamente non mancano critiche nei confronti del “Bush-Uomo di Pace”. Molti, infatti, sostengono che il presidente, dopo sette anni di presidenza, caratterizzati dalle guerre in Afghanistan e soprattutto in Iraq, abbia agito troppo tardi per risollevare i rapporti tra Usa e paesi del Medio Oriente.

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