Lusciano, pizzo a Emini: arrestati ex amministratori comunali

di Redazione

carabinieriLUSCIANO (Caserta). Un altro colpo al clan dei Casalesi. Dopo i 16 arresti di ieri, all’alba di stamani i carabinieri del comando provinciale di Caserta hanno eseguito altre 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone ritenute affiliate all’organizzazione camorristica.

L’accusa è di estorsioni aggravate per oltre un milione di euro, commesse dal 1999 al 2006, a danno della società “Emini Costruzioni” di Lusciano, oggetto anche di attentati dinamitardi. Tra gli arrestati ci sono due ex amministratori locali, Luigi Cristofaro, fratello del detenuto all’ergastolo Giuseppe Cristofaro) e in passato sindaco del Comune di Lusciano, la cui amministrazione fu sciolta per infiltrazioni camorristiche, e Gennaro Santagata, già presidente del consiglio comunale (carica da cui si era dimesso) nell’ultima amministrazione luscianese anch’essa sciolta nei mesi scorsi per camorra. I due, secondo i risultati delle indagini, ritiravano le rate del pizzo alla ditta, da cui avrebbero preteso anche la consegna gratuita di alcune villette. Arrestati anche due commercianti, Luigi Tamburrino di Parete e Nicola Verolla di Lusciano, che erano incaricati dal latitante dei casalesi Michele Zagaria di accompagnare l’imprenditore taglieggiato ad alcuni incontri con i referenti del clan. Contemporaneamente, la Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito il sequestro di società e beni immobili, per un valore di 8 milioni di euro, nei confronti di Tamburrino. Le indagini, coordinate dai magistrati della Dda di Napoli, Marco del Gaudio, Antonello Ardituro e Giovanni Conzo, sono la prosecuzione di un altro filone investigativo, coordinato dal pm Raffaele Cantone, che aveva già portato all’arresto, con le stesse accuse, di quattro affiliati al sodalizio criminale.

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