Una classe politica irresponsabile

di Nicola Rosselli

piazza MunicipioAVERSA. La valenza di una classe politica si nota soprattutto nelle difficoltà, quando vi è qualche decisione importante da prendere, quando di fronte ci sono ostacoli che appaiono ai più insormontabili.

Da queste situazioni si può anche essere sconfitti, ma l’importante è affrontarle e in maniera consona alle aspettative delle popolazioni che quella classe politica amministra. I politici devono offrire, prendendosi le proprie conseguenti responsabilità, soprattutto indirizzi che, poi, i tecnici tramuteranno in pratica nel tentativo di soddisfare nella maniera migliore possibile i bisogni degli amministrati.

L’emergenza rifiuti che ha portato tanto sconquasso nelle province di Napoli e Caserta ha mostrato una classe politica inetta a livello regionale. Salvata da un consociativismo che va al di là di ogni colore ed ideologia. L’istinto di conservazione delle bestie. Come dimostra la “fortunata” (per Bassolino & Company) assenza di ben 12 senatori di Forza Italia (tutti considerati vicinissimi al Cavaliere) quando a Palazzo Madama si è trattato di votare la sfiducia alla giunta di centro sinistra che regge le sorti della Regione Campania.

Quello che qui preme analizzare è il comportamento tenuto nell’occasione dalla classe politica aversana. I politici normanni hanno dimostrato di essere una masnada di irresponsabili pronti a continuare a curare il loro “particulare” senza tener assolutamente conto di quelle che erano le urgenti decisioni da prendere in materia. E si finisca di dire che a livello comunale non era possibile fare alcunché. Una squallida bugia: basti pensare alla raccolta differenziata o alla creazione di un sito provvisorio per i bisogni della città. La nostra classe politica di centrodestra, almeno quella più rappresentativa, ha pensato solo a minare l’esecutivo senza assolutamente capire che in questo momento era necessario soprattutto cercare di essere uniti e propositivi.

Forza Italia, con Golia e Sagliocco da un lato e Ciaramella dall’altro e con Giuliano ad assistere più o meno pilatescamente, ha pensato solo a verificare chi dovesse effettivamente comandare in casa azzurra. Alleanza Nazionale, oltre ad essersi prestata ai mezzucci di captazione di squallidi personaggi che non sanno nemmeno dove abita la coerenza (del resto hanno buoni maestri a livello nazionale in Ferrara, Giuliano, Bondi, Adornato e così via), ha continuato per la sua strada nella politica clientelare di piccolo cabotaggio, senza nemmeno volare alto nei suoi due specifici settori. Anzi.

I piccoli, le liste civiche? Vicino a loro Alleanza Nazionale fa una ottima figura. Tanti carneadi che non si sono sprecati più di tanto per il bene comune, pensando solo a tenersi stretti i loro piccoli strapuntini di potere.

A fronte di questa umanità vagante del centrodestra, dove un minimo di coerenza è stato mostrato solo dagli ex democristiani dell’Udc (vuoi vedere che la Balena Bianca era una Balena Buona?), si registra un vuoto abissale rappresentato dal centrosinistra (quello istituzionale, quello presente in consiglio comunale) che non ha saputo proporre altro (ma andando dietro al carro di Forza Italia che ci aveva pensato per prima e solo per far dispetto a Ciaramella) che la riduzione della Tarsu. I padri nobili del centrosinistra si staranno rivoltando nella tomba. Ma, del resto, basta vedere come si comporta oggi il massimo esponente dell’Unione, quel Veltroni sempre più appiattito sulle posizioni del Berlusca.

Viva l’Italia modello Mediaset!

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