I dati dell’archivio comunale di “facile accesso”

di Redazione

archivioAVERSA. Strane ed inquietanti presenze sembra circolino indisturbate nei gloriosi uffici del comune normanno. Nonsarebbe solo un’ipotesi remota o una leggenda metropolitana.

La vicenda è venuta alla luce grazie ad una missiva a firma del dirigente territoriale C.S.A. Francesco Benadusi ed indirizzata al dirigente Area Servizi al Cittadino Michele Loria, al sindaco Domenico Ciaramella ed al segretario comunale Anna Di Ronza, in cuilo stesso architetto Benadusichiede delle informazioni sulla presenza di persone, non dipendenti del Comune, che accedono indisturbate ad archivi. Sembra, inoltre, che tali “infiltrati” consultino e stampino su fogli predisposti alla certificazione. La lettera recita che tale consultazione “avviene in piena autonomia attraverso l’uso di postazioni informatiche presenti in loco”. Benadusi è fermamente convinto che, pur in presenza di eventuali amministrazioni, tale attività “debba essere condotta in via esclusiva da personale dipendente di questo Ente e facente parte dell’Ufficio depositario di archivio e da nessun altro, ivi compresa l’Autorità Giudiziaria. Le certificazioni fornite dall’Ente devono seguire una specifica richiesta, depositata agli atti, allegandovi ricevuta di quanto rilasciato”. Un fatto davvero grave anche perchè queste presunte attività illecite sembra si protraggano da tempo, sotto gli occhi di tutti e per diverse ore del giorno. Ma la gravità sta anche nel fatto che l’anagrafe detiene i dati personali di ogni cittadino ed una violazione, vera o presunta, della Privacy potrebbe anche essere motivo di risarcimento per i cittadini “violati”. Altro problema da non sottovalutare è la delicata questione Lsu. Non sono di fatto dipendenti comunali, e quindi, secondo alcuni passaggi della lettera denuncia di Benadusi, non potrebbero accedere agli archivi ed alle informazioni sui cittadini. Ma senza il loro supporto l’intera attività amministrativa si bloccherebbe di colpo. Allora la domanda nasce spontanea: il dirigente faceva riferimento proprio ai lavoratori socialmente utili che lavorano al piano terra del Comune? Se così non fosse allora perché non si fanno i nomi dei trasgressori per poterli denunciare alla Procura della Repubblica? Domande alle quali speriamo ci vengano date risposte.

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