Crisi Ciaramella-Forza Italia, al via gli incontri

di Nicola Rosselli

Domenico CiaramellaAVERSA. Al via da lunedì prossimo gli incontri per fare chiarezza sulla situazione politica aversana, dopo le dimissioni da parte dei due assessori di Forza Italia (Orabona e Luciano) e l’appoggio esterno annunziato da parte degli stessi azzurri.

“In questi giorni, come tutti sanno, sono stato occupato per la vicenda dell’emergenza rifiuti e non ho avuto e non ho tempo di mettere mano alla situazione più propriamente politica. Anche adesso sono con gli altri sindaci della GeoEco, riunito a Teverola, presso la sede del Consorzio, ma mi sono già ripromesso, da lunedì prossimo, di dare il via ad un calendario di incontri con le diverse forze politiche che compongono la maggioranza per cercare di giungere in tempi brevi al chiarimento richiesto da tutti”.

Il sindaco azzurro di Aversa, Mimmo Ciaramella, si mostra più tranquillo quando parla di politica ed equilibri tra partiti che quando parla dell’emergenza rifiuti che lo sta accompagnando in questi anni di amministrazione ed annunzia un calendario di incontri per risolvere la crisi voluta dal suo stesso partito, Forza Italia, nell’ambito di una lotta alla ricerca di nuovi equilibri tutta interna agli azzurri aversani ai quali, forse, il troppo successo ha dato alla testa, facendoli allontanare da quelli che sono i reali problemi, le esigenze della città e dei cittadini. L’esponente forzista precisa una volta di più l’importanza centrale del proprio partito, scelto praticamente da un aversano su tre e afferma: “Premesso, ancora una volta, che nessuno pensa di fare una maggioranza senza Forza Italia perché non è pensabile al di là dei numeri, c’è necessità di giungere in tempi brevi all’auspicato chiarimento senza che ci siano tra le diverse forze politiche né vincitori né vinti”.

Ciaramella passa, poi, ad indicare il modus procedendi delle trattative che porterà avanti immediatamente dopo l’Epifania: “Ho deciso – ha continuato il primo cittadino normanno – di avere incontri bilaterali con i segretari cittadini delle diverse forze politiche. Volutamente eviterò di tenere incontri interpartitici dove si divagherebbe finendo per ripetere, tra l’altro, le cose già dette nelle scorse settimane. Ascolterò per prima Fi per meglio capire i motivi della scelta di un appoggio esterno alla giunta. Proseguirò, poi, con Udc, An e così via incontrando tutte le forze di maggioranza per fare in modo di avere un quadro chiaro e riuscire in tempi brevi a dipanare la matassa, cercando di contemperare le ragioni di tutti e senza mortificare la dignità di alcuno”.

Sulla stessa vicenda interviene anche il segretario cittadino dell’Udc, l’ex assessore Cesario Liguori, che ha dichiarato: “Credo che sia giusto che il sindaco Ciaramella ascolti i partiti singolarmente. Un’ottima scelta per consentire alle forze politiche di illustrare al meglio le posizioni. Posizioni che, nel nostro caso, come per gli altri partiti della coalizione eccetto Fi, sono chiare, chiarissime: abbiamo chiesto un chiarimento per meglio poter amministrare ma confermiamo la nostra contrarietà a qualsiasi azzeramento dell’esecutivo”.

Una posizione, quest’ultima, ribadita anche da An che con il capogruppo consiliare Michele Galluccio ha tenuto, nel recente passato, a precisare che “non si può azzerare un esecutivo che non è mai stato messo in grado di lavorare proprio per la mancanza di equilibri in casa azzurra. Nata a fine giugno scorso, la giunta Ciaramella, dopo la pausa estiva, ha subito un ritardo nella sua azione proprio perché gli assessori di Fi erano sul piede di guerra”.

Sulla stessa scia anche il responsabile cittadino del Gruppo delle Libertà Plinio Frunzio (che in consiglio conta ben quattro consiglieri comunali ed in giunta due assessori) che, sempre nei giorni scorsi, si è dichiarato contrario all’azzeramento.

“Ma le dimissioni dei nostri due assessori – ha affermato da parte sua Nicola Golia, segretario azzurro – dovranno pur aver fatto capire che noi facciamo sul serio”. Sul serio significa, forse, che si è talmente convinti da costringere tutti a far ritorno a casa e richiamare gli aversani alle urne dopo meno di un anno? Come si sa, al peggio non vi è mai fine.

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