Dipendenti comunali, bocciato il piano di Cassandra

di Redazione

Luigi Cassandra TRENTOLA DUCENTA. Niente di fatto nella riunione di maggioranza tenutasi venerdì sera. Le proposte che il consigliere Luigi Cassandra ha presentato ai suoi colleghi devono ancora essere valutate, o almeno così sembra.

Il consigliere, delegato al Personale dal sindaco Nicola Pagano, aveva annunciato qualche spostamento dei dipendenti comunali, ma pare che la sua idea non abbia convito i presenti e nemmeno il sindaco. “Saranno contattati tutti i capi settore, poi i sindacati e poi, prima di Natale, ci sarà un incontro con tutti i dipendenti comunali per verificare quali spostamenti sono necessari. Non possiamo – afferma ora Cassandra, dopo la riunione e quasi a voler replicare a qualche dichiarazione di un suo delatore – avviare spostamenti a caso e creare una bagarre”. Eppure solo l’altro giorno il delegato al Personale aveva parlato di cambiamenti imminenti qualora tutti i colleghi della maggioranza fossero stati d’accordo ed infatti affermò: “Se tutti valuteranno positiva la mia proposta allora si procederà al cambiamento”. Nessun accenno a riunioni di dipendenti e sindacati. Forse questo passaggio era implicito, perciò taciuto. Cassandra non parla di eventuali problemi o scontri avvenuti nell’incontro. Eppure qualche cosa è pur successo non fosse altro che un rinvio della decisione. Nella riunione, infatti, Cassandra ha presentato il suo piano. Ma proprio questo piano non avrebbe trovato l’appoggio dei presenti e nemmeno del sindaco. Lo spostamento dei dipendenti da lui ipotizzato sarebbe stato accolto con molte critiche ed alcuni dubbi (pare che Cassandra abbia indicato i nomi di una decina di persone che lavorano tra l’ufficio Tecnico quello del Difensore civico e l’Informagiovani da spostare nei Servizi sociali, nell’Anagrafe e nel Comando dei vigili urbani nonché nell’ufficio Commercio). Questo avrebbe comportato la necessità di indire un nuovo incontro e di valutare la possibilità di rendere partecipi della decisione anche i diretti interessati. Uno scacco per Cassandra? Secondo il consigliere no. Visto che proprio lui afferma che “la decisione presa nella riunione è quella di incontrare i dipendenti per valutare gli spostamenti”. Ma c’era proprio bisogno di una riunione per indirne un’altra? O forse questo è solo il risultato di una mancata condivisione del progetto? Intanto, bisogna attendere ancora per avviare quei cambiamenti indispensabili “per meglio far funzionare la macchina amministrativa”, come ebbe a dire lo stesso Cassandra.

dal Corriere di Caserta, domenica 09.12.07 (di Luisa Conte)

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