Strage di Duisburg, quattro arrestati ma il killer sfugge

di Antonio Taglialatela

i corpi delle vittime della strage di ferragosto REGGIO CALABRIA. Potrebbe trattarsi di una svolta decisiva nelle indagini sulla strage di Duisburg. La polizia ha eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare, emesse dalla Dda, a carico di persone ritenute esponenti del clan mafioso Nirta-Strangio di San Luca, in provincia di Reggio Calabria.

Le accuse sono di strage e associazione di stampo mafioso in Italia e Germania finalizzata al traffico di armi e alla commissione di omicidi. Gli arresti sono avvenuti in Italia e in Germania. A Locri sono stati catturati Domenico Nirta, 24 anni, e Domenico Pizzata, 30 anni, entrambi del posto, mentre nelle città tedesche di Neuss e Oberhausen Antonio Rechichi, 21 anni, e Luca Liotino, 35 anni, pugliese, originario di Casamassima. Sfuggito alla cattura Giovanni Strangio, 28 anni, ritenuto l’autore dell’agguato compiuto nella notte tra il 14 e il 15 agosto a Duisburg, davanti al ristorante-pizzeria “Da Bruno”, dove furono uccisi Tommaso Venturi, 18 anni, Francesco e Marco Pergola 22 e 20 anni, Francesco Giorgi, 17 anni, Marco Marmo, 25 anni, e Sebastiano Strangio, 39 anni. I quattro sono stati arrestati alla squadra italo-tedesca anticriminalità nata solo sei giorni fa a Berlino. A Neuss l’attuale latitante Giovanni Strangio gestiva una pizzeria da cui, secondo gli inquirenti, partì il commando responsabile della mattanza di Ferragosto, legata alla faida di San Luca tra le famiglie Nirta-Strangio e Pelle-Vottari per il controllo del traffico di droga e degli appalti pubblici. Lo scorso 12 ottobre fu arrestato Francesco Vottari, ritenuto il capo dell’omonima famiglia coinvolta nella faida tra famiglie calabresi. Ancora prima, il 30 agosto, i carabinieri arrestarono a San Luca 32 presunti affiliati alle due famiglie.

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