Morte del calciatore Beatrice, indagato Carletto Mazzone

di Redazione

Carletto MazzoneFIRENZE. Carletto Mazzone, ex allenatore della Fiorentina, è indagato per omicidio preterintenzionale nell’inchiesta di Firenze sulla morte del calciatore viola Bruno Beatrice.

L’inchiesta, coordinata dal pm Luigi Bocciolini e condotta dai carabinieri del Nas, vede tra gli indagati altri due personaggi, probabilmente ex primari, accusati dello stesso reato. Coinvolte anche tre persone ormai decedute. Dopo la scomparsa del calciatore, nel 1987 a soli 39 anni per leucemia, la vedova Gabriella Bernardini presentò un esposto. Da qui i controlli che si sono ampliati anche verso altri casi di morti sospette fra ex giocatori della Fiorentina e non solo. Tra i casi presi in considerazione figurano anche Gianluca Signorini (bandiera del Genoa degli anni ’90, deceduto nel 2002 a 42 anni) e Adriano Lombardi (simbolo dell’Avellino degli anni ’70 e ’80, scomparso il 30 novembre scorso a 62 anni), entrambi stroncati da Sla, sclerosi laterale amiotrofica. Sotto accusa sembrerebbero essere due medicinali: Micoren e Cortex. Pare, infatti, che questi giocatori assumessero, durante la militanza nella squadra viola, proprio questi farmaci. Il pm Bocciolini si è concentrato in particolare sulla “röntgenterapia”a cui fu sottoposto Beatrice per una pubalgia quando giocavanella Fiorentina. Secondo una perizia medica, “sussiste una compatibilità fra la massiccia terapia Röntgen, praticata nel 1976, e la leucemia acuta diagnosticata a Beatrice nel 1985”. Mazzone, che allenò la squadra viola per tre stagioni, dal 1975 al 1978, in merito alla vicenda, dichiara: “Nei mesi scorsi ero già stato ascoltato dai carabinieri e anche a loro ho detto che di quello che faceva lo staff medico non sapevo nulla. Se potrò essere utile, comunque, sono a disposizione. Venerdì sarò a Firenze per essere ascoltato dal magistrato. Ma non so cosa potrò dire, io ho fatto solo l’allenatore. Sono sereno”.

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