Mafia, 70 arresti a Catania: preso anche il figlio di Nitto Santapaola

di Antonio Taglialatela

Nitto SantapaolaCATANIA. 70 arresti nei confronti di presunti affiliati alla mafia siciliana quelli eseguiti stamani dai carabinieri del comando provinciale di Catania nell’ambito dell’operazione “Plutone”, coordinata dalla Dda.

Tra i destinatari dei provvedimenti Enzo Santapaola, 38 anni, figlio del famigerato boss catanese Benedetto “Nitto” Santapaola, tre donne parenti di altri boss e il “mangia-fegato” Antonino Faro. L’operazione è stata coordinata dal procuratore aggiunto della Dda catanese Giuseppe Gennaro e dai sostituti procuratori Agata Santonocito e Carmelo Petralia. Le ordinanze sono state firmate dal gip Laura Benanti. I reati contestati a vario titolo sono associazione mafiosa, estorsione, traffico di stupefacenti e rapina.

Le indagini hanno permesso di accertare collegamenti tra la cosca catanese con quella palermitana (che faceva riferimento a Bernardo Provenzano) e con altre della ‘ndrangheta calabrese. Sequestrate armi (usate per 16 rapine, alcune compiute fuori dalla Sicilia), droga e un registro di estorsioni e stipendi degli affiliati. Accertati anche gli interessi delle cosche su importanti progetti imprenditoriali.

Vincenzo Santapaola, figlio maggiore di Nitto (condannato all”ergastolo), era stato obiettivo negli anni scorsi del boss Vito Vitale, che lo voleva eliminare in una faida interna alla mafia siciliana. Assieme al fratello minore Francesco, fu arrestato per la prima volta nel 1992 ma scarcerato dal tribunale del riesame. Di nuovo catturato nel gennaio 1994, dopo un anno di latitanza, e rimesso in libertà nel dicembre 1997. Ancora arrestato nell’estate del 1999 e poi ancora scarcerato. L’ultimo arresto risaliva al 2006. Infatti, il 38enne è ritornato oggi in carcere dopo esserne uscito di recente. Per quanto riguarda le tre donne arrestate, si tratta di Angela La Rosa, moglie di Alessandro Strano, reggente del clan Santapaola e già detenuto; e di Patrizia Scriffignano e Iolanda Di Grazia, rispettivamente moglie e sorella dell’ergastolano Francesco Di Grazia. L’altro arrestato, Antonino Faro, ergastolano, uccise il boss Francis Turatello nel carcere sardo di Bad’e Carros il 17 agosto 1987, divorandone il fegato.

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