La coerenza di Bertinotti dà ragione a Berlusconi

di Redazione

Bertinotti e BerlusconiCon un po’ in ritardo, ma è arrivata. Fausto Bertinotti, presidente della Camera, ha posto l”accento sul governo Prodi affermando, in un’intervista a Repubblica, che “il governo di centrosinistra ha fallito”.

Va dato atto e merito al leader di Rifondazione per aver messo i paletti all’operato dell’attuale esecutivo. Una coerenza che mette in evidenza le capacità politiche dell’uomo di sinistra Bertinotti, chiarendo gli aspetti negativi del governo Prodi,soprattutto mandando un segnale a tutti i gruppi della “Cosa Rossa” che stanno lasciando suffragare gli ideali della sinistra per mantenere in piedi un governo moribondo dalla nascita. Qui subentra la figura di Silvio Berlusconi, il presidente di Fi, che dal primo momento aveva messo in discussione la coalizione Prodi, attribuendogli l’incapacità di governare il Paese.

L’ammissione del fallimento diquesto primo anno e mezzo, da parte di Bertinotti, conferma le ragioni per cui Berlusconi ha sempre chiesto, sin dall’inizio, al Capo dello Stato di ridare la parola agli elettori, ponendo fine ad un governo che stava subissando il paese di sole tasse, senza avere una politica coesa all’interno della maggioranza. Gli attacchi che ha ricevuto Berlusconi, sempre strumentalizzato dal centrosinistra, sono stati, oggi, demoliti dalle dichiarazioni di Bertinotti. Ciò non toglie a quest”ultimo il merito di aver saputo essere leale con gli elettori italiani, soprattutto nei confronti del suo elettorato, quello che mantiene vivo le ideologie della sinistra, essendo Rc il primo partito in termini di consensinell”ambito dellasinistra radicale. Elettorato che attende da un anno e mezzo tutte quelle risposte promesse nel programma di governo ma di fatto disattese. Dall’altra parte il Cavaliere riceve il merito di aver criticato l’esecutivo chiedendo sempre il ritorno alle urne come bene migliore di un male peggiore del governo in carica. Non ci sono né vinti e né vincitori, l’unico dato positivo è che i leader politici iniziano ad avere più coscienza del ruolo che occupano. Ciò non va sottovalutato poiché può portare ad un cambiamento in seno alla vita politica del paese in tempi brevi, quel cambiamento di cui l”Italia attualmente ha bisogno. Fino ad oggi si è percorsa una strada in caduta libera, ora, bisogna ripercorrerla, seppur in salita, ma con la convinzione di riprendere il cammino a passi veloci e non più lenti come una lumaca. L’Italia ha bisogno di una politica forte e coraggiosa, che lasci per un attimo da parte qualsiasi contrapposizione e si dedichi alle richieste di cambiamento che arrivano da un paese rimasto immobile.

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