Adesioni al Partito Socialista, obiettivo 100mila iscritti

di Redazione

Enrico BoselliROMA. E’ partita la campagna di adesioni al Partito Socialista in vista del congresso fondativo che si svolgerà il prossimo febbraio. Obiettivo: 100mila iscritti entro la fine di gennaio 2008.

Promotori della Costituente: i Socialisti Democratici Italiani con il loro leader Enrico Boselli, la maggioranza del Nuovo Psi che fa capo a Gianni De Michelis, i Socialisti Italiani guidati da Bobo Craxi e Saverio Zavettieri, l’associazione “Socialismo è Libertà” di Rino Formica, l’associazione nazionale “Per la Rosa nel Pugno” guidata dall’ex Ds Lanfranco Turci, i gruppi ex Sinistra Democratica che fanno capo a Gavino Angius e Alberto Nigra, gli ex Ds guidati da Franco Grillini e Roberto Barbieri, gli ex Margherita che fanno capo a Cinzia Dato e tanti altri circoli ed associazioni nazionali di area laica, repubblicana, radicale, democratica e liberal-socialista. Una grande mobilitazione che ha già superato le 300 assemblee territoriali, con la partecipazione di circa 100mila persone. “La parola d’ordine e’: europeo, riformista e laico, ecco il Partito socialista – afferma lo stesso Boselli – La campagna di adesioni partita il primo dicembre avviene in modo diretto, personale: ci si iscrive al partito attraverso un versamento su conto corrente postale (reperibile presso tutte le sezioni locali della Costituente Ps, n.d.r.) o con la carta di credito sul sito internet www.partitosocialista.it che verrà ufficialmente aperto a giorni. Ad ogni aderente manderemo la tessera a casa: una tessera per ogni iscritto. A metà gennaio poi – ha annunciato ancora Boselli – partirà la seconda fase, con una campagna pubblicitaria con manifesti murali e sui maggiori quotidiani e sui più importanti portali internet per rivolgerci al grande pubblico”. Il Ps guarda, dunque, al futuro, ma resta ben ancorato alle idee e ai valori tradizionali, senza cedere di un millimetro alla tentazione del partito liquido. “Quella del partito liquido è una delle tante anomalie italiane – dichiara infatti Boselli – in tutta Europa, chi fa politica lo fa attraverso i partiti e questi, per quanto pieni di acciacchi, sono considerati lo strumento per partecipare alla politica. Solo in Italia – insiste il leader dello Sdi – ci sono partiti che non devono avere nessuna radice nel passato, nelle grandi idee, dovendo essere falsamente nuovi. Per rispondere alla crisi della politica, in Italia si formano partiti a metà tra Putin e Chavez, in cui si partecipa solo, se si e’ fortunati, alla scelta del leader”. “Noi invece vogliamo un Partito socialista democratico, libero, aperto, che celebra i congressi, che elegge i dirigenti e li rinnova. In tal senso – continua Boselli – i socialisti si pongono come baluardo a difesa della laicità: il Ps fa parte dell’Internazionale Socialista e in tutta Europa i socialisti sono innanzitutto laici, il che non vuol dire essere contro la religione, ma contro tutti i ciechi fondamentalismi. In questi anni, in Italia, la determinante laicità dello Stato è stata ed è messa in discussione anche da Sinistra. Lo stesso Partito Democratico nasce da un compromesso anche su questo punto tra Margherita e Ds… e, come tutti i compromessi, e’ ambiguo. Pertanto noi socialisti, con la nostra storia, le nostre bandiere ed i nostri principi saldamente e coerentemente radicati nel passato, nel presente e nel futuro della Sinistra democratica europea – conclude Boselli – possiamo ben dire di essere la vera ed unica alternativa al centrodestra”.

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