Rifiuti, proposta in Prefettura l”alternativa a Pignataro

di Redazione

Prefettura di CasertaCASERTA. Con la sola assenza del comune di Caserta e del Prefetto Pansa, oggi si è tenuto l’incontro richiesto dal Comitato Emergenza Rifiuti (rappresentato da Messina e Roano) al Prefetto Stasi presso la prefettura di Caserta.

Hanno partecipato gli amministratori comunali della conurbazione casertana (San Nicola, San Marco e Maddaloni), l’assessore provinciale all’ambiente Maria Carmela Caiola, i rappresentanti tecnici del comitato dei garanti (Lembo e Santagata), il commissario consorzio Acsa CE/3 dottor Palmieri. Il viceprefetto Gerardina Basilicata ha coordinato l’incontro, stante l’assenza del dottor Provolo, ammalato, e del Prefetto, fuori sede. Ha partecipato anche l’onorevole Giacomo De Angelis della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul Ciclo dei Rifiuti e sulle Attività Illecite ad esso connesse. Il Comitato Emergenza Rifiuti ha posto sul tappeto due questioni che sono state oggetto dell’incontro: la messa in sicurezza e lo svuotamento della discarica illegale e pericolosa di Lo Uttaro e le proposte del Comitato per superare l’attuale crisi esistente nella Regione. I rappresentanti del Comitato hanno illustrato l’articolato documento e invitato il rappresentante della Prefettura a trasmetterlo al Commissario Pansa, con l’espresso invito ad accogliere la proposta di realizzare una discarica temporanea regionale in uno dei cinque comuni dell’Alta Baronia in provincia di Avellino, già individuati dal professor Dé Medici dell’Università Federico II. Tale azione porta alla rinuncia, in nome del principio di precauzione,del proposito di costruire una discarica provinciale a Pignataro Maggiore per l’evidente inadeguatezza del territorio e per non ripetere gli errori di Serre e l’orrore di Lo Uttaro che, solo grazie alla magistratura, è stato possibile fermare con il sequestro e i primi 12 avvisi di garanzia. Una discarica regionale funzionante almeno per 36 mesi, e ci sono tutte le condizioni per realizzarla, toglierebbe ogni alibi a tutti gli amministratori campani, e darebbe il tempo di elaborare e approvare in modo condiviso i piani provinciali, in modo da procedere rapidamente a costruire gli impianti definitivi.

Circa la discarica di Lo Uttaro il Comitato ha presentato le seguenti proposte:

“Previa autorizzazione da parte della magistratura al dissequestro, il Comitato Emergenza Rifiuti propone la messa in sicurezza di emergenza (D.M. 471/99) della discarica illegale e pericolosa di Lo Uttaro attraverso lo sviluppo di tre fasi:

a) Immediato allontanamento del percolato;

b)Eliminazione dei rifiuti freschi (svuotamento e allontanamento dei rifiuti conferiti dal 24 aprile c.a.) prima che iniziano i processi di fermentazione anaerobica per la produzione di biogas;

c)In funzione del piano bonifiche, approvato dalla Regione Campania nel 2005 che ha dichiarato l’area e specificatamente il sito di Lo Uttaro, Sito di Interesse Nazionale, il Comitato Emergenza Rifiuti chiede l’immediata bonifica, affidando il progetto a tecnici della P.A. di chiara e riconosciuta fama, pretendendo tempi stretti per elaborare un piano di caratterizzazione nell’ambito delle azioni di messa in sicurezza di emergenza.

Allo scopo di rendere operativa la presente proposta occorre che il Commissariato di governo garantisca un’adeguata copertura finanziaria e renda pubblico il piano finanziario della gestione post chiusura del Commissario Bertolaso approvato a seguito della sottoscrizione del protocollo d’intesa dell’11 novembre 2006. Per la tutela e la salvaguardia del principio della trasparenza e della partecipazione, il Comitato Emergenza Rifiuti chiede che il Comitato dei Garanti, settore tecnico, costituito dal dottor Giuseppe Lembo e dal dottor Nicola Santagata, sia confermato nelle sue funzioni, operatività e autonomia, oltre la data fissata del 31 dicembre corrente anno”. Tutti i presenti hanno discusso della proposta del Comitato e sottolineato la preoccupazione sull’attuale crisi. L’assessore provinciale Caiola ha voluto ricordare che la Provincia sta lavorando per sviluppare un piano dei rifiuti per Terra di Lavoro.

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