Provincia, De Franciscis dimissiona Villani: le reazioni

di Redazione

Villani - De FranciscisCASERTA. Greco e Natalizio «Decisione grave mentre si lavora per l’unità» Dinacci: caso preoccupante. Il commento di Adolfo Villani è telegrafico: «Quest’ultimo gesto da parte di De Franciscis è ancora una volta la dimostrazione che ha una concezione personalistica della politica e delle istituzioni».

Non ha voluto aggiungere altro Villani, che in questi tre mesi ha duramente contestato le scelte dal presidente della Provincia, sia sotto il profilo politico che sotto quello amministrativo, partendo dalla posizione assunta sull’emergenza rifiuti, a quella sulla questione dei trasporti, e non mancando di sottolineare «l’inerzia dell’attività amministrativa», per chiudere con il caso politico della doppia veste di presidente della Provincia e di coordinatore provinciale del Pd. Ma le reazioni nel Pd non si sono fatte attendere. «Non condivido né la forma, né la sostanza – ha commentato Achille Natalizio, ex dirigente Ds e sostenitore dell’area De Franciscis, nella scelta del segretario regionale del Pd – della decisione presa dal presidente, che diventa ancor più incomprensibile nel momento in cui ha deciso di essere eletto come coordinatore provinciale del Pd. Questo partito avrebbe bisogno del rispetto del pluralismo interno, è questo uno dei motivi per cui ho sostenuto la sua candidatura ma mi pare che l’esperienza che stiamo vivendo a Caserta sia in contraddizione con lo spirito che aveva animato quella battaglia. Temo che il partito che nasce a Caserta e in Campania, con i presupposti di queste settimane, non sia utile alla democrazia e alle ragioni del centrosinistra». Duro il giudizio di Ubaldo Greco, componente della segreteria regionale del Pd: «L’estromissione di Villani – ha sottolineato – è un atto politicamente grave, che sicuramente non contribuisce a portare serenità nel processo di costruzione del Pd. La revoca del vicepresidente è avvenuta – ha concluso Greco – senza alcun confronto, né con i consiglieri provinciali, né con i delegati del Pd e arriva proprio nel momento in cui l’intero gruppo dirigente del Pd è impegnato, a tutti i livelli, in uno sforzo unitario teso a superare i contrasti e le polemiche interni». Secondo il deputato Piero Squeglia «l’allontanamento di Villani è inaccettabile politicamente; invito il presidente della Provincia a rivedere la sua posizione. Togliere, non solo una delega specifica, ma addirittura la carica, a un esponente politico indicato dalle forze della coalizione nel momento della formazione della giunta, significa non tollerare critiche e divergenze, espressione di una legittima autonomia politica, e pretendere una squadra dove si dice sempre e soltanto di sì al capo. In questo momento – ha aggiunto Squeglia – c’era uno sforzo notevole per abbassare i toni e per creare un clima di collaborazione e di unità. Con questa decisione De Franciscis riporta tutto in alto mare». Anche Francesco Dinacci, responsabile Enti locali dell’esecutivo regionale del Pd è intervenuto su quello che è diventato il caso Villani: «Prendo atto con rammarico e preoccupazione della situazione creatasi a Caserta. Nel confermare la fiducia e la stima politica della segreteria regionale del Pd ad Adolfo Villani, che negli anni ha dimostrato di essere amministratore competente, si auspica e si sollecita che il presidente De Franciscis assuma tutte le iniziative utili per ricomporre, unitariamente, il quadro politico amministrativo, indispensabile per rafforzare la coalizione di centrosinistra».

Il Mattino

Il presidente: è venuto meno il rapporto fiduciario. L’incarico di vice assegnato a Dell’Aquila

Le divergenze tra il presidente della Provincia Sandro De Franciscis e il suo vice Adolfo Villani, si sono concluse ieri con la revoca del mandato di assessore a quest’ultimo: il presidente ha contestualmente assunto ad interim le deleghe all’urbanistica e al bilancio Sarà l’assessore Mimmo Dell’Aquila, su nomina di De Franciscis, il nuovo vicepresidente della giunta di corso Trieste. Una scelta che non lascia sicuramente stupiti, dopo lo scontro finale avvenuto nelle ultime settimane. Un botta e risposta, a mezzo stampa, nel corso del quale il presidente De Franciscis aveva invitato Villani a dimettersi. Un epilogo annunciato da una telefonata al diretto interessato, poco prima di procedere alla revoca e poi la comunicazione ufficiale, ieri, nel corso della riunione della giunta provinciale. Le due deleghe di Villani sono, per il momento, nelle mani di De Franciscis, che provvederà successivamente, dopo una serie di consultazioni già avviate con la fase di verifica, all’affidamento a uno o due assessori. Si vocifera che una delle due potrebbe andare proprio allo Sdi che rafforzerebbe così il suo peso all’interno dell’esecutivo provinciale. «L’iniziativa si giustifica – si legge da una nota, breve ma incisiva, inviata dalla presidenza della Provincia – con il venir meno del rapporto fiduciario». Una fiducia che si è incrinata con l’assunzione di una posizione critica che l’ex segretario provinciale Ds ed ex consigliere regionale ha avuto, da qualche mese, nei confronti di De Franciscis, sottolineata oltre che dal non prendere parte alle riunioni dell’esecutivo e alle sedute del consiglio provinciale, anche quando si è dovuto approvare l’assestamento di bilancio. Villani aveva richiesto ufficialmente di avviare una verifica politico-amministrativa per il rilancio dell’azione dell’ente subito dopo le tanto discusse primarie per l’elezione del segretario regionale del Pd. Una posizione sin dall’inizio isolata all’interno di tutta la coalizione, nonostante la comunanza degli obiettivi di dare maggior vigore all’esecutivo e al consiglio. Il leader della maggioranza di corso Trieste, di contro, ha accusato, nei giorni scorsi, Villani di mescolare le vicende della costruzione del Partito democratico (con Villani che non ha appoggiato la linea De Franciscis), con l’attività amministrativa. Due vicende che si sono intersecate in questi ultimi mesi fino a rompere gli equilibri politico-amministrativi in Provincia. E il provvedimento assunto da De Franciscis sta facendo discutere molto le aree del Pd casertano e campano. La decisione della revoca è stata comunicata esclusivamente a Villani dallo stesso De Franciscis, senza coinvolgere esponenti di spicco del Partito democratico e i gruppi consiliari e proprio sul metodo che ci sono state le prime reazioni politiche.

Il Mattino (LIA PELUSO)

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