Elezioni, leadership contesa tra Fi e An

di Redazione

Municipio di CasaluceCASALUCE. L’incontro tra An e Fi non ha dato i frutti sperati. Certo una discussione è avvenuta. “I toni sono stati pacifici e nessuno ha avuto rivendicazioni da fare”, come ha affermato il segretario azzurro Pasquale Bruno, “ma mi aspettavo la presenza di altri esponenti del partito”.

In effetti né Ferdinando Franzese, ne gli altri due storici componenti di An, Comella e Marino, si sono presentati all’incontro. C’era invece il presidente del partito Giovanni Veneziano. Insieme a lui alcuni giovani della sezione. “Sono stato chiaro – ha affermato Bruno – il nostro è il partito meglio organizzato. Questo non significa che An non abbia grandi possibilità, ma di certo noi abbiamo maggiore spessore sul territorio”. Non lo ha detto chiaramente Bruno, ma evidente sembrava il suo riferimento alla candidatura a sindaco. Forza Italia non vuole cedere lo scettro agli alleati finiani (pare che screzi interni siano nati proprio per assumere questa carica) e lo dimostra anche l’accenno di Bruno rispetto a questo punto: “Mi aspettavo di vedere Franzese soprattutto perché in giro si sente dire che lui dovrebbe essere il designato sindaco. Allora perché non farsi vedere e attendere gli amici per sapere le notizie fuori la sua sezione?”. Franzese su questo punto è stato chiaro già tempo fa. Lui vuole una nuova compagine politica, fondata su principi altri e su persone diverse, o che di diverso abbiano la logica di fare politica. Dunque era inevitabile, visti i presupposti, che lui fosse assente, almeno al primo approccio. La sua candidatura sarebbe possibile qualora tutti facessero un passo indietro e si ponessero con un atteggiamento diverso rispetto alle elezioni e alla politica in generale. Ma questo sembra da escludersi, sempre secondo quanto ha affermato in passato Franzese. Intanto, Veneziano ha chiesto tempo per organizzare una consulta interna al partito. Tra una settimana circa An e Fi dovrebbero incontrarsi nuovamente. Intanto nessuno dei due partiti cercherà contatti e avvierà coalizioni con altre compagini del territorio. “Abbiamo assicurato – conclude infatti Bruno – che attenderemo il prossimo incontro prima di aprire colloqui con altre forze politiche. C’è bisogno di fare chiarezza prima all’interno e poi ci apriremo all’esterno”. Per “interno” Bruno evidentemente intende la coalizione di centrodestra, quella che era al governo prima che fosse sciolto il Consiglio. Ma quella coalizione, nonostante gli sforzi di ricompattarla, pare ormai essere sfumata. Di certo sempre più lontana da quella compagine è Franzese che, però, nonostante non condivida un possibile accordo con gli “ex cugini”, non opporrà nessuna resistenza alle possibili scelte del partito. Forse lui non ci sarà, ma di certo darà ai giovani del suo partito tutto lo spazio per fare la propria esperienza, anche con il rischio di sbagliare. Questo quanto diceva il leader del partito di Fini tempo fa, questo quello che potrebbe succedere se An decidesse di scendere a patti con Fi in questa campagna elettorale.

dal Corriere di Caserta, mercoledì 05.12.07 (di Luisa Conte)

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