Rifiuti, Ciaramella: “La città è al collasso”

di Redazione

Domenico CiaramellaAVERSA. Ancora una volta mi vedo costretto a rappresentare gli annosi ed irrisolti problemi concernenti il mancato espletamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani.

La paralisi assoluta del servizio di prelievo dei rifiuti, che dura ormai da diversi giorni, ha determinato una situazione di deficit igienico senza precedenti. La città è ormai al collasso. Ogni giorno di più monta la legittima protesta dei cittadini stanchi di convivere tra cumuli di rifiuti che invadono ogni angolo della città. Gli incendi dei ricolmi cassonetti sono numerosissimi, con conseguenze molto gravi per l’aria che la città è costretta a respirare. In molte zone non è più possibile assicurare il transito delle autovetture, per essere le sedi stradali invase da cumuli di rifiuti. Crescono gli episodi di intemperanza della popolazione nei confronti delle Istituzioni Locali, considerate responsabili del disastro ambientale determinatosi. Da molti giorni non è stato più possibile assicurare neanche un servizio per alcune zone della città, interessate dalla presenza di edifici scolastici, delle Facoltà Universitarie, dell’Ospedale, dell’O.P.G., degli Uffici Pubblici, delle zone mercatali e delle attività commerciali. Il grave deficit igienico, comprovato da relazioni della competente Asl territoriale, è ormai sotto gli occhi di tutti. Il senso di impotenza e di impossibilità di dare risposte concrete alle legittime richieste ed aspettative dei cittadini, in queste ore ha superato ogni ragionevole livello. A fronte del disastro ambientale prodotto, che anche le descrizioni più analitiche e dettagliate non sono in grado di rappresentare in maniera compiuta, inducono lo scrivente a rivolgermi alle Autorità in indirizzo affinché possano essere adottati provvedimenti straordinari, in grado di tutelare la salute pubblica , l’ordine pubblico e garantire una pacifica convivenza. La popolazione ha bisogno di risposte immediate, di provvedimenti che facciano sentire la presenza di Istituzioni Forti e Credibili ed in grado di affrontare con strumenti adeguati la gravosa emergenza , non degna di una paese civile. E’ da tempo che con forte impegno i rappresentati delle comunità locali hanno manifestato il grave disagio delle collettività amministrate. Molti sindaci dell’Agro Aversano, in segno di protesta , hanno rassegnato le dimissioni dall’incarico e numerosi sono stati gli appelli rivolti alle autorità preposte , ma a tutto questo ha fatto seguito solo un silenzio assordante. In precedenti occasioni alcuni Sindaci, con senso di responsabilità, hanno adottato sofferti provvedimenti di chiusura delle Scuole e la sospensione di attività commerciali e mercatali, ma anche questi gesti estremi, volti a scuotere le coscienze delle Istituzioni preposte, non hanno sortito risultati tangibili ed in grado di compensare, almeno in parte, i gravi sacrifici imposti. E’ forse degno di una Nazione Civile che, a circa dieci dall’inizio del nuovo millennio, in un territorio già tanto martoriato, non si riesca a garantire un servizio primario quale quello dell’igiene urbana ed il diritto alla salute? Da lunghi anni, a questo semplice interrogativo, nessuna risposta è stata fornita. Il senso di solitudine percepito dallo scrivente nella gestione di una così tanto complessa problematica, mi induce, a rivolgere, ancora una volta, un accorato appello alle autorità in indirizzo, affinché possano essere adottati urgenti ed indifferibili provvedimenti in grado di avviare a soluzione i gravissimi inconvenienti rappresentati e garantire la normalità in un territorio in cui si affrontano solo emergenze.

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