Ddl welfare, maggioranza divisa

di Angela Oliva

Aula della CameraSembra alle ultime battute la partita sul welfare, approdata all’Aula della Camera lunedì scorso suscitando animosità tra i parlamentari.

Il provvedimento ha subito alcune modifiche dalla Commissione del Lavoro, le stesse che il Governo ha giudicato in maniera negativa e che hanno fatto emergere differenze d’opinione nella stessa maggioranza. E’ stato approvato l’articolo che ammansisce lo scalone della riforma Maroni che avrebbe portato l’età pensionabile a 60 anni a partire dal 2008. Ma restano numerose questioni aperte, Rifondazione Comunista, che nella notte di martedì aveva interrotto le trattative con il governo, ieri ha deciso di continuare la sua battaglia sulla riforma del lavoro chiedendo di più sui contratti a termine, i 36 mesi oltre i quali non si potrà più rinnovare il lavoro a tempo potranno non essere continuativi e l’unica deroga non potrà superare gli 8 mesi. Non demorde neppure lavoro a chiamata, “job on call”, previsto dalla legge Biagi. “Sono soddisfatto per il lavoro svolto in commissione Lavoro – ha dichiarato il sottosegretario al Lavoro, Antonio Montagnino, che ha sottolineato come “sia rimasto intatto l’equilibrio del protocollo, nonostante, con il parere contrario del governo, alcuni emendamenti hanno ottenuto il via libera”.

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