Provincia, Udeur all’attacco: ora la verifica

di Redazione

Mastella e BrancaccioCASERTA. Con il congresso regionale dell’Udeur si è chiusa una fase di riorganizzazione del partito, un appuntamento che ha una ricaduta in provincia di Caserta perché si attendeva l’esito della convention per aprire una fase di chiarimento, anche in Provincia.

Qui il partito di Mastella, come più volte lamentato da parte dei rappresentanti provinciali dello schieramento, è sottostimato perché dopo le dimissioni dal partito di Sandro De Franciscis, il Campanile ha perso non solo il presidente della Provincia, ma anche un assessore su due. «Per noi – ha dichiarato diplomaticamente il segretario regionale Antonio Fantiniè necessario avviare una verifica in Provincia, che significa rilancio e non crisi». Più diretto il presidente provinciale e consigliere regionale Nicola Caputo: «La posizione dell’Udeur è abbastanza chiara, per quanto attiene la Provincia: chiediamo un chiarimento, ma attendiamo l’individuazione del segretario provinciale del Pd, per poi avviare un discorso di maggiore visibilità che rivendichiamo, perché non bisogna dimenticare che l’Udeur è il partito che ha determinato l’elezione del presidente della Provincia». Nessuna richiesta precisa dai mastelliani, che puntano o al raddoppio degli assessori provinciali, oppure alla presidenza di qualche ente strumentale. La riorganizzazione dell’Udeur passa anche attraverso il rapporto che si sta instaurando tra i tre consiglieri regionali: Nicola Ferraro, Nicola Caputo e la new entry, Angelo Brancaccio. Definiti come portatori di tre correnti, anche per i percorsi differenti che li contraddistinguono, Caputo proviene dall’Udc e Brancaccio dalla Quercia, ma il dialogo tra i tre è aperto ed è il segnale che cercano di lanciare all’esterno. Per il trio sono giunti subito i riconoscimenti: a Ferraro è stata affidata la segreteria provinciale, al suo fianco Caputo, che è stato nominato presidente ed infine Brancaccio, fresco di nomina come vice segretario regionale. «Un giusto riconoscimento per Brancaccio – ha commentato Caputo – ma soprattutto bisogna guardare al percorso che tutti e tre insieme dobbiamo fare per il partito». È positivo il bilancio dell’Udeur in provincia di Caserta per Ferraro, che ha evidenziato: «Siamo cresciuti numericamente, ma soprattutto come proposte sul territorio. Siamo una realtà dalla quale non si può prescindere per governare i processi che riguardano il nostro territorio. Non accetteremo di essere più spettatori, ma vogliamo essere attori».

da Il Mattino, domenica 11.11.07 (di Lia Peluso)

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