San Marcellino, blitz antiabusivismo. I vigili chiedono fondi

di Redazione

Franco FabozziSAN MARCELLINO (Caserta). Abusivismo. In tutte le sue forme e manifestazioni a San Marcellino l’abusivismo è uno dei problemi maggiori del territorio. A combatterlo, soprattutto nell’ultimo periodo, ci sta pensando il comando della polizia municipale, retto dal comandante Franco Fabozzi.

Da circa tre mesi, infatti, i controlli dei vigili urbani si stanno susseguendo sull’intero territorio. Con cinque sequestri e quattro denunce si è aperta la lotta contro il fenomeno nel mese di settembre. Dopo solo quindici giorni altri quattro fabbricati caddero nella rete dei controlli. Scattarono due denunce ed altrettante costruzioni furono poste sotto sequestro. Le zone incriminate erano, in particolare, quella della periferia al confine con Trentola Ducenta e quella nei pressi del campo sportivo. L’azione dei caschi bianchi però è continuata e ha coinvolto l’intero paese. Solo nella scorsa settimana in via Cimitero un ulteriore sequestro è stato messo in atto. Due fabbricati, ancora in costruzione, sono stati sigillati. Gli edifici non risultavano in regola. Ma il lavoro della polizia municipale non è finito qui. In corso Italia, dunque proprio al centro del comune, è stato ordinato lo sgombero di un fabbricato. Una costruzione fatiscente ospitava, in modo abusivo s’intende, degli extracomunitari. Il controllo ha permesso di verificare lo stato disastrato in cui versava il condominio. Sono stati proprio i vigili ad informare l’ufficio tecnico comunale. Adesso toccherà al dirigente definire ed effettuare in toto lo sgombero e provvedere a dar seguito alla verbalizzazione esposta dai poliziotti locali nei confronti del proprietario dello stabile. Controlli sono stati effettuati anche nei circoli sociali del paese e grande è stata la sorpresa nello scoprire che anche in questi posti forte è la mancanza di correttezza. Senza alcuna autorizzazione ben quattro circoli, siti in via Roma, corso Italia e due nel rione Campo Mauro, sono stati sanzionati con una multa di cinquemila euro ciascuno. Gli stessi si erano trasformati in veri e propri bar, con vendita di alimenti e di bibite, senza alcuna autorizzazione necessaria. Questo ha fatto scattare la denuncia presso l’ufficio comunale preposto, che adesso dovrà provvedere alla chiusura dei locali qualora i proprietari non dimostrino di possedere la certificazione necessaria. Insomma una situazione che non lascia molto spazio all’ottimismo quella evidenziata dai sopralluoghi effettuati dai vigili i quali, tra le altre cose, lavorano in una condizione non certo eccellente. Pochi agenti, infatti, devono tenere sotto controllo un territorio densamente abitato e caratterizzato da una serie di problematiche sociali ed urbanistiche. Il settore maggiormente preoccupante pare essere quello del traffico urbano e della circolazione veicolare ma, come ha tenuto a sottolineare il comandante Fabozzi, “noi dobbiamo occuparci di tutto e, anche se la viabilità è il problema più sentito dai cittadini, ci sono molte realtà che necessitano del nostro intervento, soprattutto perché noi siamo le sole forze dell’ordine che operano quotidianamente in paese”.

“Mi scuso con i cittadini. Mi scuso, ma non riesco a fare di più”. Queste le amare considerazioni del comandante dei vigili urbani Franco Fabozzi, che proprio non riesce a trattenere la sua rabbia per il fatto di dover lavorare in condizioni precarie “senza soldi e senza divise”. Sì, perché pare che la polizia municipale non abbia ricevuto le nuove divise e molti agenti sono costretti ad operare sul territorio in borghese. Inoltre al comando dei vigili non è stato assegnato alcun fondo dal comune. “Non ci è stato assegnato il Peg – afferma Fabozzi – e dunque non abbiamo soldi per pagare tutto il necessario”. Una condizione particolarmente dura quella che si trovano ad affrontare i vigili urbani di San Marcellino che, anche se è comune a molti altri comandi del territorio dell’agro aversano, pare aver assunto in paese un aspetto preoccupante. Di vigili a San Marcellino se ne contano sette, compreso il comandante. Tre per turno, di cui uno come piantone in ufficio e due sul territorio. Un numero irrisorio per il lavoro da svolgere e che non ammette alcuna assenza per nessun motivo. Poi si mette anche la questione logistica. Il sindaco Pasquale Carbone ha annunciato che tra quindici giorni saranno pronti i nuovi locali in vico Conte. Entusiasta il primo cittadino per il risparmio economico che dovrebbe arrivare dallo spostamento degli uffici, visto che al momento il comando di polizia municipale viene ospitato in uno stabile in fitto. Ma c’è un problema: i locali non sono a norma e il comandante ha affermato che non lascerà il vecchio edificio fin quando non si osserveranno le misure di sicurezza necessarie. “La normativa parla chiaro. Il decreto ministeriale 450/99 definisce le norme di sicurezza da rispettare nella realizzazione di impianti per ospitare le forze dell’ordine. Io – continua il comandante – ho visitato i nuovi locali e ha notato che mancano le norme di sicurezza per il personale. Non lascerò questa postazione fin quando non sarò certo di essere ospitato in un posto sicuro”.

dal Corriere di Caserta, giovedì 22.11.07 (di Luisa Conte)

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