Napoli, arrestati tre extracomunitari

di Nicola Rosselli

venditore cd falsiNAPOLI. Tre cittadini extracomunitari sono stati arrestati, in tre distinti episodi, dagli agenti delcompartimento e del settore operativo della Polizia ferroviaria di Napoli Centrale, nell’ambito di alcuni servizidi controllo all’interno dello scalo partenopeo.

Per furto aggravato è stato arrestato il tunisino Hamed Seiad, di 27 anni. Nella circostanza, infatti, gli agenti notavano che l’immigrato, in piazza Garibaldi si aggirava, con fare sospetto alle spalle di una donna che era intenta ad osservare una bancarella. Approfittando di una momentanea distrazione della malcapitata, con una mossa fulminea Seiad le sottraeva dalla tasca del giaccone un portafogli dandosi poi a precipitosa fuga. Bloccato immediatamente veniva dichiarato in arresto e denunziato anche perché sprovvisto di qualsiasi documento di identità.

Nel pomeriggio, nell’ambito dello scalo ferroviario di Napoli Centrale,la stessa polizia ferroviaria arrestava Diouf Baye Ibra, cittadino senegalese, di 25 anni, perché responsabile di vendita di cd e dvd falsi. L’immigrato, infatti, si aggirava all’interno della stazione portandoal seguito un voluminoso zaino da viaggio. All’atto del controllo, sono stati rinvenuti un totale di circa 600 cd e dvd di vario genere. L’uomo, in fase di identificazione, risultava privo di qualsiasi documento di riconoscimento ed a seguito di rilievi fotodattiloscopici ed alla comparazione delle impronte digitali risultava inosservante all’ordine di lasciare il territorio italiano entro 5 giorni emesso dal questore di Roma nel gennaio scorso a seguito di decreto di espulsione emesso dal prefetto della capitale.

Altri agenti dello stesso ufficio traevano in arresto Jandoubi Mounir, nato in Marocco il 20 maggio 1981, perché responsabile della violazione della legge Bossi-Fini sull’immigrazione. Nella circostanza, gli agenti, notando il cittadino extracomunitario scendere da un treno regionale sprovvisto di titolo di viaggio, decidevano di procedere ad un controllo dal quale lo stesso risultava essere sprovvisto di qualsiasi documento identificativo. A seguito della comparazione delle impronte digitali, risultava essere noto alle forze dell’ordine con numerosi alias. In particolare sotto il nome di Safjafe’ Abdul Gane, emergeva che lo stesso era inosservante all’ordine del prefetto e del questore di Genova, risalente all’agosto del 2005, di lasciare il territorio nazionale.

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