Agguato a Napoli: 24enne gambizzato, due arresti

di Redazione

 NAPOLI. Agguato di camorra a Napoli. Salvatore Tamburrino, 24 anni, si trova in prognosi riservata all’ospedale San Giovanni Bosco. Il giovane, ritenuto dagli inquirenti vicino al clan degli “scissionisti”, è stato raggiunto nella tarda serata di ieri da numerosi colpi di pistola.

Nella stessa serata sarebbe, poi, stato accompagnato con una macchina al nosocomio partenopeo, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. La prognosi resta riservata. Le ferite agli arti e all’inguine preoccupano non poco i medici. Teatro dell’agguato il cosiddetto “terzo mondo” napoletano. A Secondigliano, quartiere a nord di Napoli, laddove la guerra di camorra tra il clan Di Lauro e gli scissionisti facenti capo a Raffaele Amato da tempo è di scena, sarebbe avvenuta l’imboscata. Il 24enne però non è stato ucciso. Potrebbe trattarsi di un evento fortunato, ma anche di una chiara volontà di mantenerlo in vita. Sulla questione stanno indagando le forze dell’ordine che, in parte, sembrano avere già ben chiare le idee su quello che è successo. Infatti, sono stati già arrestatidue presunti affiliati al clan degli “scissionisti” sospettati di aver preso parte all”agguato teso a Tamburrino. Si tratta di Francesco Raia, 30 anni, e Massimiliano Vinciguerra, 32, che a bordo di un”auto si stavano allontanando a forte velocita” dal Rione dei Fiori di Secondigliano. Nella vettura è stata ritrovata una pistola con la canna ancora calda e dello stesso tipo di quella usata per l”agguato. I due sono accusati di porto e detenzione illegale di arma da fuoco e ricettazione.

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