Case ad immigrati, progetto discutibile

di Redazione

lassessore Gianpaolo Dello VicarioAVERSA. “Una casa per tutti”, questo il nuovo progetto predisposto dal dottor Giuseppe Gambardella, consulente per l’assessorato alle politiche sociali del comune di Aversa, ed approvato mercoledì scorso dall’esecutivo cittadino.

Malgrado l’assenza dell’assessore al ramo, l’alleanzino Gianpaolo Dello Vicario, in giunta si è discusso del progetto che prevede il risanamento edilizio di sei alloggi comunali confiscati alla camorra che poi per dodici mesi saranno messi a disposizione di “singoli immigrati, nuclei familiari e piccoli gruppi di extracomunitari” che potranno “fare richiesta dell’alloggio o essere segnalati da associazioni, fondazioni ed enti”. Il progetto ha un costo pari a 1 milione e 265mila euro, oltre due miliardi delle vecchie lire, di cui il 90% potrebbe essere stanziato dal Governo centrale, così come previsto dal comma 1267 articolo 1 della Finanziaria 2007, ed il 10% (ovvero 126mila euro) dal Comune di Aversa. Il progetto si articola in 18 mesi nel corso dei quali i sei appartamenti confiscati alla camorra, ubicati per lo più tra i parchi Argo e Coppola, dovrebbero essere ristrutturati, prima, e messi a disposizione, poi, degli immigrati. Sei i mesi di tempo per il risanamento edilizio delle abitazioni, tutte rigorosamente ubicate in condomini ‘in’ della città, che per i restanti dodici mesi del progetto dovrebbero essere messe a disposizione ed affidate agli immigrati per permettere loro di crearsi le condizioni per poi comprare casa in città e lasciare quella in cui hanno dimorato per un anno. Difficile da concepire questo progetto se si pensa che ad Aversa, ed in particolare al Parco Argo e Coppola dove la densità abitativa è già molto alta, i canoni di affitto arrivano anche a 700 euro il mese. Incomprensibile il progetto “Una casa per tutti” che sembra uno slogan elettorale di Silvio Berlusconi, ma è poco in linea con le politiche di Alleanza Nazionale e del leader Gianfranco Fini, in materia di immigrati, e quindi sembra strano che la proposta sia partita dall’assessore alleanzino Dello Vicario. A ciò va aggiunto il fatto che alcune case popolari di proprietà comunale, site a San Lorenzo, sono vuote. Con le abitazioni comunali sgombre, quindi, l’assessore alle politiche sociali ha posto in essere un progetto che affida agli immigrati per un anno (e la certezza che dopo un anno gli immigrati vadano via chi la assicura? L’assessore Dello Vicario?) sei abitazioni in sei condomini della città. Non resta, alla cittadinanza, che sperare che il progetto non sia finanziato dal Governo.

dal Corriere di Caserta, domenica 4 novembre 2007

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