Caos in via Corcioni, residenti chiedono isola pedonale

di Antonio Taglialatela

segnale di isola pedonaleAVERSA. Percorrere via Ettore Corcioni la sera del sabato e della domenica è diventato più pericoloso che andare in missione in Iraq. Se sfuggi ad uno dei kamikaze in motocicletta che sfrecciano sui marciapiedi come se fossero su di una pista, e se riesci a farla franca ad accoltellamenti e risse, c’è sempre il rischio della rapina dietro l’angolo.

I residenti sono esasperati e si sentono reclusi nelle proprie abitazioni. Se tardi di qualche minuto e non riesci a rientrare a casa prima delle nove di sera sei…fregato. File interminabili di auto ti costringono a code di oltre trenta minuti e nel frattempo sei accerchiato da motorini che schizzano da tutte le direzioni con in sella due o anche tre centauri che sembrano presi da una fretta incontrollabile, salvo poi accorgerti, nella lunga attesa in fila, che gli sfrenati motociclisti non fanno altro che percorrere ripetutamente avanti e indietro l’arteria cittadina, consegnata nelle mani di veri e propri criminali.

A farsi portavoce delle lagnanze dei residenti è Salvatore de Gaetano, oggi consigliere comunale dell’Udc, che ha cominciato la sua lotta per vedere ripristinata la legalità in via Corcioni, alcuni anni fa, costituendo insieme ad altri cittadini un Comitato “Corcioni” che ottenne un’ordinanza di chiusura al traffico dell’arteria cittadina nei giorni di sabato e domenica.

“Ordinanza – afferma de Gaetano – che in realtà non è stata mai revocata e di cui chiediamo l’applicazione. Motivi legati alla pianta organica e di ordine pubblico (vi fu un’aggressione ai danni di un vigile urbano) hanno portato alla mancata applicazione dell’ordinanza stessa. È giunto il momento, però, di ritornare all’isola pedonale in via Corcioni, perché si è di fronte ad una vera e propria emergenza, atteso che tra gli attuali frequentatori della strada cittadina vi sono dei veri e propri delinquenti privi di qualsiasi senso civico. Una sinergia tra Vigili urbani, Protezione civile, associazioni che già collaborano con l’amministrazione comunale e Forze dell’ordine si rende oggi necessaria per far fronte al problema.

Ricordiamo che nella zona, nel corso degli anni si sono avuti ben cinque incidenti mortali e che le risse e gli accoltellamenti sono all’ordine del giorno. Senza contare che sempre più frequenti sono le rapine ai danni di giovani e meno giovani che per un motivo o per un altro sono costretti a percorrere la strada in questione”. Interventi sporadici sarebbero inutili e non servirebbero a sradicare il problema.

 

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