Unipol, si della Camera alle indagini su Fassino

di Antonio Taglialatela

Piero FassinoROMA. La Camera ha dato il via libera all’uso delle intercettazioni riguardanti il segretario dei Ds, Piero Fassino, e il deputato di Forza Italia, Salvatore Cicu, per le indagini sul caso Bnl/Unipol/Antonveneta/Rcs, curate dal gip Clementina Forleo.

Massimo D'AlemaSulle intercettazioni relative al ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, anch’egli coinvolto nell’inchiesta, Montecitorio ha invece rinviato gli atti al Tribunale di Milano. All’epoca dei fatti D’Alema era infatti eurodeputato e quindi il tribunale dovrà chiedere l’autorizzazione a utilizzare le intercettazioni direttamente al Parlamento Europeo. Per quanto riguarda la votazione, su Fassino e Cicu hanno dato parere contrario Forza Italia, Rosa nel Pugno, Dc-Nuovo Psi. Su D’Alema si sono opposti al rinvio degli atti Lega e Italia dei Valori, mentre Fi e An si sono astenute e l’Udc ha lasciato libertà di coscienza.

Un risultato, soprattutto quello su D’Alema, ampiamente annunciato, anche se per Elias Vacca (Comunisti Italiani) non è necessarie alcuna autorizzazione da parte del Parlamento Europeo. “L’articolo 10 del Protocollo sulle prerogative degli europarlamentari, – spiega Vacca – nell’evocare il concetto di immunità può certamente ricomprendere tutto tranne l’immunità per i terzi interlocutori degli europarlamentari”. Per farla breve, essendo indagato Consorte, si possono usare le conversazioni di D’Alema. Amaro lo sfogo del forzista Cicu: “Sono stato inserito come complice sulla base di una sola intercettazione. Se considerate D’Alema, Fassino e Latorre constaterete che sono decine, decine e decine”.

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