Studenti in piazza contro Fioroni

di Angela Oliva

Giuseppe FioroniOltre 130 cortei ad affollare le piazze di tutta l’Italia per protestare contro le riforme del Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni.

I partecipanti chiedono «l’abrogazione della riforma Formigoni, ennesima minaccia alla scuola pubblica», e sollecitano anche «l’annullamento delle riforme Moratti e Fioroni che continuano nella loro opera di distruzione della scuola, portando elementi nuovi non condivisi dalle componenti scolastiche per evitare di occuparsi e di risolvere i problemi reali del mondo dell’istruzione». E intanto le associazioni studentesche, promotrici della protesta, annunciano che saranno in piazza con richieste ben precise e non soltanto con vaghe parole ordinarie. La risposta del ministro Fioroni non tarda ad arrivare e manda un messaggio ai manifestanti:« Ai ragazzi dico che quella varata non è una riforma, ma un intervento per portare nella scuola italiana principi di serietà, nell’interesse esclusivo dei nostri giovani. Quando nella società – osserva Fioroni – si ha un debito lo si paga, e la vita non fa sconti. Se la scuola non riesce a dare certezza di competenza genera nuovi poveri di saperi. E quando la vita chiederà loro conto di quelle lacune, se non sono figli di papà, e la maggioranza non lo è, che si può permettere di pagare poi il debito, avremo nuovi poveri della vita. La scuola italiana – conclude il ministro – non può essere quella scuola bloccata dove chi entra figlio di operaio esce figlio di operaio; lo studente se merita può diventare anche componente della classe dirigente del Paese».

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