Prodi: “L”Ue ci lasci in pace”. E Bertinotti incalza

di Antonio Taglialatela

ProdiE’ scontro tra Italia e Unione Europea sulla manovra economica appena presentata all’esame del Parlamento. Il commissario agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, ha accusato il governo Prodi di aver elaborato una manovra che non riduce il debito pubblico (“il più grande dei 27 Paesi dell’Ue”), …

…che deroga sui tempi previsti per il rientro al 3% (2011 invece che 2010) e che abbassa il deficit dello 0,2% invece che dello 0,5. Per Almunia, dunque, il famoso “tesoretto” doveva essere utilizzato solo per risanare. A stretto giro è arrivata la replica del premier Romano Prodi, il quale ha chiesto che il suo governo sia lasciato in pace, libero di fare le proprie scelte. “Non voglio fare polemiche, ci lascino governare. Abbiamo degli obbiettivi precisi, l’Europa ce li dà, io li rispetto. L’adattamento alle esigenze del sistema è compito nostro, del nostro governo, dare forza all’Italia”, ha detto il presidente del Consiglio italiano. “L’Italia – ha aggiunto Prodi – deve superare il tasso di sviluppo della media dei Paesi europei, ritornare ad essere fra i Paesi guida del tasso di crescita. Questo ci facilita e ci faciliterà la chiusura del debito, mantenendo la politica di rigoroso e coerente rispetto dei conti pubblici”. Prodi ha poi confermato che “nel 2001 si arriverà al pareggio di bilancio”.

Nel frattempo scende in campo, a difesa della Finanziaria 2008, il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, che ci va giù duro con Almunia: “Nonè una sorpresa, mi pare che abbia improntato tutto il suo ruolo e la sua funzione in questa visione di gendarme dell’ortodossia. Uno la può rispettare, ma nonè detto che debba genuflettersi”, ha detto il leader di Rifondazione Comunista.

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