De Magistris dal Csm: “Non ho violato codice etico”

di Antonio Taglialatela

Luigi De Magistris ROMA. Dopo quattro ore di audizione davanti alla prima commissione del Consiglio Superiore della Magistratura, il pm di Catanzaro Luigi De Magistris ha commentato all’uscita: “Sono serenissimo, mi affido al Csm”.

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I magistrati – ha aggiunto il pm a cui è stata tolta l’inchiesta ‘Why Not’ su politica e affari – devono poter parlare in alcuni momenti. Non ritengo di aver violato il codice etico della magistratura. Piuttosto bisogna chiedersi perché si è arrivati al punto di aspettare che un magistrato denunciasse pubblicamente alcuni fatti gravi di cui molti erano a conoscenza. Non posso raccontarvi nulla nel merito, ho riferito fatti e circostanze – ha concluso – e mi sono riservato di produrre documentazione adeguata la prossima settimana”. De Magistris ha poi annunciato di aver impugnato il provvedimento di avocazione dell’inchiesta – in cui sono indagati il premier Romano Prodi e il ministro della Giustizia Clemente Mastella – adottato dal procuratore generale di Catanzaro. “Ho presentato stamani il ricorso alla Cassazione contro l’avocazione della mia inchiesta”, ha riferito ai giornalisti. L’istruttoria del Csm non riguarda solo De Magistris ma, in generale, la situazione degli uffici della procura calabrese. Domani, infatti, saranno ascoltati anche il procuratore di Salerno, competente per le indagini sui magistrati di Catanzaro, che ha iscritto De Magistris nel registro degli indagati con l’accusa di abuso d’ufficio, e il presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati del capoluogo calabrese. Ha dato forfait, invece, il procuratore di Catanzaro Mariano Lombardi, colto da un attacco febbrile. Lombardi ha chiesto di lasciare l’attuale incarico e il Consiglio deve decidere la nuova destinazione. Ricordiamo che il Csm, il prossimo 17 dicembre, dovrà decidere se approvare o meno il trasferimento di De Magistris dalla Procura di Catanzaro, per incompatibilità ambientale, richiesto dal ministro Mastella. Poi c’è la questione disciplinare sul pm, di cui si occupa la procura generale della Cassazione, che domani ascolterà il magistrato.

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